Il salario minimo da 9 euro non basta a risolvere il problema del lavoro povero. Diversi economisti avevano bocciato la “ricetta” di Pd e M5s, ma a queste voci ora si aggiunge quella di Andrea Garnero, economista dell’Ocse che è di solito citato a sinistra come il paladino della paga base. Nella sua analisi è partito da un dato di fatto: in Italia tutti gli stipendi non crescono da oltre trent’anni, anzi sono addirittura calati. Ad esempio, nel 2020 i redditi da lavoro annui risultavano inferiori dell’1% rispetto al 1990, a parità di potere d’acquisto. Un trend che vede l’Italia molto lontana dalle grandi economie mondiali.



In questo lasso di tempo, infatti, i salari sono addirittura aumentati del 48% negli Stati Uniti, del 33% in Francia e del 30% in Germania. Per Garnero la deludente dinamica salariale in Italia è da attribuire alla stagnazione della produttività del lavoro, oltre a quella del capitale. Quella totale dei fatturi, che misura efficienza complessiva del processo produttivo, è rimasta ferma al palo. Da qui, spiega Libero, Garnero ritiene che bisogna partire per affrontare il problema della scarsa crescita degli stipendi.



SALARIO MINIMO? LA “RICETTA” DELL’ECONOMISTA DELL’OCSE

La soluzione suggerita da Andrea Garnero ricalca molto la proposta del Cnel, assimilata dalla maggioranza nell’emendamento con cui si delega al governo la stesura della legge. Una controproposta che affossa del tutto il disegno di legge di Pd e M5s per il salario minimo da 9 euro. Per l’economista dell’Ocse, come riportato da Libero, bisogna «garantire minimi salariali adeguati», ma senza preclusioni sullo strumento da usare. Si può fare per legge come vuole la sinistra o tramite la contrattazione. Inoltre, bisogna «incentivare al massimo l’occupazione e il lavoro a tempo pieno».



Per farlo, è necessaria una riforma del sistema del welfare e «affrontare le debolezze macroeconomiche e di politica industriale». Infine, serve una spunta agli investimenti in istruzione e formazione per aumentare quantità e qualità del lavoro in Italia. Un programma vasto e complesso, ma come spiegato dallo stesso Garnero, non ci sono soluzioni facili ad un problema come quello della stagnazione degli stipendi che l’Italia ha da trent’anni.