Al via i saldi estivi in Lombardia ma le previsioni parlano chiaro: non ci saranno resse nei negozi. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha stravolto le nostre vite e cambiato inesorabilmente le nostre abitudini. Inizialmente previsti per sabato 1 agosto, i Saldi estate 2020 sono stati anticipati di una settimana a sabato 25 luglio 2020 con l’esposizione in vetrina dei cartelli con la merce scontata. Nelle ultime ore, infatti, la Conferenza Stato-Regioni ha dato l’ok per anticipare i saldi nella Regione Lombardia, in assoluto la più colpita dalla prima ondata del virus Covid-19, che da diversi mesi ha segnato un vero e proprio picco in negativo delle vendite. La decisione di anticipare al 25 luglio i saldi in Lombardia appare così come una specie di compromesso con la speranza che il mercato delle vendite possa segnare un possibile aumento, anche se i numeri dei contagi in Lombardia sono nuovamente in rialzo. Come reagirà la gente e sopratutto i fashion addicted? (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
SALDI IN LOMBARDIA: “MA NON CI SARANNO RESSE NEI NEGOZI”
Iniziano i saldi estivi nella regione Lombardia. A partire dalla giornata di oggi, sabato 25 luglio, per i prossimi due mesi, potremo acquistare merce in sconto rispetto al normale prezzo di listino, classico appuntamento di metà stagione. Come già spiegato nel focus più sotto, i saldi sono stati anticipati per provare ad aumentare un po’ le vendite, in particolare del settore abbigliamento, falcidiato dopo il lockdown causato dal coronavirus. Ma restano comunque molte perplessità, come spiegato da Mina Busi, presidente di Adinconsum, Bergamo: “I saldi estivi 2020 avranno un sapore diverso – le sue parole riportate da Bergamonews.it in data 24 luglio – non ci saranno sicuramente folle di consumatori che si recheranno nei negozi o negli outlet, perché la paura dei contagi è ancora alta. Inoltre i saldi saranno fortemente condizionati dal fatto che tanti lavoratori hanno perso il lavoro o aspettano ancora la cassa integrazione. L’ impoverimento di tantissime famiglie comporta giocoforza che il saldo sia proprio l’ultimo dei pensieri”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
SALDI IN LOMBARDIA, TUTTO PRONTO PER L’INIZIO
La Lombardia anticipa i saldi di una settimana, quindi Milano si prepara con offerte e sconti. I cartelli dei saldi estivi sono già comparsi sulle vetrine, visto che partono già domani. Originariamente in programma il 1° agosto, i saldi sono stati anticipati anche per via della crisi economica causata dall’emergenza coronavirus. La Regione Lombardia ha infatti deciso di assecondare le richieste dei commercianti, che hanno registrato un crollo delle vendite da maggio pari all’80% circa. I saldi estivi allora rappresentano un’occasione per provare a recuperare le perdite e alleggerire i magazzini che sono pieni di merce invenduta. Carlo Massoletti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia, ha commentato la decisione: «È vitale stimolare i consumi e un fine settimana di saldi in più è una piccola boccata di ossigeno», riporta Leggo. Peraltro, l’1 agosto per i milanesi potrebbe coincidere con l’esodo verso i luoghi di villeggiatura, mentre gli stranieri non ci sono a Milano. Infatti è già in atto uno spopolamento del capoluogo lombardo.
SALDI ESTIVI LOMBARDIA, SCONTI DAL 30-40%
Carlo Massoletti, come riportato da Leggo, evidenzia «un calo preoccupante, mai riscontrato, di frequentazione nelle vie, anche quelle dello shopping». Ciò a causa dell’assenza di turisti business e la perdurante diffusione dello smart working. Già da settimane comunque i negozi hanno avviato sconti ed occasioni, ma i saldi estivi possono dare rilancio ed entusiasmo. Almeno ci sperano i commercianti, anche quelli delle vie periferiche. Si partirà domani, sabato 25 luglio 2020, con sconti dal 30 al 40 per cento. Quindi i consumatori hanno solo l’imbarazzo della scelta. Visto che la collezione primavera non è stata esposta per il lockdown, non scarseggiano modelli e taglie, ma si potranno trovare anche indumenti da indossare a settembre. E quindi l’occasione si fa doppia. L’anno scorso c’è stata una spesa di 150 euro a persona, ma i negozianti quest’anno non si sbilanciano con le previsioni anche per via dell’emergenza coronavirus.