Il re dell’hard italiano, Mario Salieri, ne ha per tutti: intervistato ai microfoni de La Zanzara su Radio 24, Salieri ha raccontato retroscena di oltre trent’anni passati sui set a luci rosse, senza dimenticare però un contenzioso ancora in ballo. Parlando del passato, Salieri ha stupito innanzitutto bocciando, dal suo punto di vista di regista, Moana Pozzi come pornostar: “Moana Pozzi? E’ l’attrice porno che mi ha deluso di più. Era una donna estremamente intelligente, estremamente piacevole, con cui si conversava che era una meraviglia, ma sul set per le scene di sesso era una statua, una cosa veramente indescrivibile. Per riuscire a tirar fuori qualche emozione, bisognava lavorarci tantissimo. Come attrice a mio avviso non valeva nulla. Era però dotata di grande intelligenza e capacità comunicative“. Frasi sorprendenti soprattutto considerando come Moana sia stata, per la sua generazione, la portabandiera dell’erotismo. Salieri ha poi raccontato di essere ancora in contatto con vecchie star italiane del cinema a luci rosse, come Roberto Malone che pur non essendosi mai ritirato completamente dalle scene gestisce un ristorante a Cannes con la compagna. E si è concesso anche una battuta su Cristiano Ronaldo: “E’ un bel personaggio che potrebbe suscitare l’attenzione femminile. Un grande chiavatore? Probabilmente sì.”



SALIERI: “CHIEDERO’ UN SACCO DI SOLDI AD AURIEMMA”

Ai microfoni de La Zanzara Mario Salieri ha parlato però anche dell’attualità e della causa che lo ha visto opposto a una delle voci storiche del Napoli Calcio, Raffaele Auriemma, che l’aveva querelato per aver inserito una sua telecronaca in un suo film: “Auriemma sapeva benissimo che si trattava di un film porno. Il problema è questo: Auriemma nasce come commentatore sportivo per piccole radio e tv locali. Gode di una certa notorietà in Campania per le sue frasi celebri tipo ‘si gonfia la rete’. E’ molto bravo,” ha spiegato Salieri: “Attraverso amici in comune lo contattai, facemmo un accordo economicamente parlando e lui fece la telecronaca, all’epoca 500 euro. Fece la telecronaca, anche molto bene devo dire, firmò la liberatoria e fu pagato con regolare assegno. Tra l’altro lui, oltre a sapere benissimo chi fossi, mi fece anche complimenti in merito al mio lavoro. Fu una collaborazione del tutto normale. Ora sarò io a denunciare lui Questo signore mi ha infangato. Ha cominciato a rilasciare dichiarazioni di truffa, cioè che io lo avrei truffato, che gli ho nascosto… come se io avessi bisogno di Auriemma per vendere i miei film. Quanto chiederò lo stabilirà il mio avvocato, sicuramente più di 50mila euro. Lui ha rilasciato delle dichiarazioni molto serie, si trovano anche in rete, che hanno infangato la mia persona”.

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