Scontro a Dritto e rovescio tra Massimiliano Salini e Alessia Rotta, tra Europa e responsabilità dei ministri. I due politici, rispettivamente di Forza Italia e Partito Democratico, hanno dibattuto sul caos viaggi all’estero, la dem ha tenuto a precisare: «Il governo è uno solo, non è che qualcuno fa la statuina e qualcun altro no. Il governo ha detto chiaramente di rimanere a casa, mi rendo conto della protesta degli albergatori ma ogni Paese europeo fa come gli pare».
«Ma non è un buon modello», ha rimarcato Salini riferendosi all’Unione Europea: «Sono a disagio quando sento accusare il politico o il giornalista che suggerisce di non escludere a priori l’apertura. Perché è scorretto sperare di riaprire o che il modello non sia l’Ue? Io non sono accusabile di anti-europeismo, ma sulla partita specifica del Covid l’Europa ha fallito. Perché un europeista non può assumere come modello di narrazione l’autocritica? Abbiamo sbagliato, altri Paesi hanno ottenuto risultati migliori con un modello alternativo».
SALINI VS ROTTA A DRITTO E ROVESCIO
Massimiliano Salini ha poi proseguito il suo intervento parlando delle trattative per il vaccino anti-Covid: «Con le compagnie farmaceutiche noi non abbiamo fatto affari, ma i professori e abbiamo imposto il prezzo, perdendo i vaccini. Mentre gli altri avevano i vaccini, noi chiedevamo agli imprenditori di pagare i nostri danni, chiedendo di chiudere gli esercizi». Poi, a proposito delle responsabilità di Speranza e Garavaglia, Salini ha messo in evidenza: «Io credo nell’Europa, suggerisco di ammettere gli errori e di seguire un modello ragionevole. Non facciamo la cosa ridicola di trovare il ministro di Centrodestra che possa equiparare le stupidaggini fatte dal ministro del Centrosinistra. Partiamo dalla realtà, la gente ride un po’ quando certe cose».