Il direttore del quotidiano Libero, Sallusti, ha parlato stamane in diretta con il programma di Mattino 5, e l’argomento centrale è stato ovviamente l’elezione del presidente della Repubblica, la corsa al Quirinale. Oggi, dalle ore 15:00, si terrà infatti la prima votazione in Parlamento, e al momento l’incertezza regna sovrana. “Mattarella sarebbe la sconfitta della politica – dice senza troppi giri di parole Sallusti – abbiamo uno scenario politico molto debole ma non fino al punto di non individuare un nuovo presidente della repubblica”. Su quanto accadrà oggi: “Oggi tecnicamente non può succedere nulla e probabilmente neanche domani e dopo, oggi noi ci auguriamo che il Centrodestra dimostri di essere una coalizione in grado di guidare il Paese e per dimostrarlo deve essere unito e responsabile. Berlusconi ha già fatto un primo passo di grande responsabilità togliendosi dalla mischia per il bene di questo sistema impazzito e adesso il Centrodestra deve essere in grado di indicare e concordare un presidente della repubblica. se si facesse travolgere dalle sinistre significa che non sarebbe una coalizione matura al punto da poter guidare il paese”.



Poi Sallusti ha proseguito, sempre parlando della corsa al Quirinale: “Non è che quello che piace alla sinistra deve piacere per forza alla destra. Al Centrodestra piace Draghi e lo sta sostenendo nei suoi due terzi in maniera molto leale. Al momento il no a Draghi è un no politico, non è che non gli piace Draghi preferisce che rimanga dove è, e poi non è detto che che se Draghi vuole fare il Papa i cardinali devono votarlo, Draghi è una figura utilissima ma non obbliga la politica ad assecondare i suoi desideri”.



SALLUSTI E IL QUIRINALE: “LA SINISTRA SI STA DIMOSTRANDO ARROGANTE”

Quindi Sallusti attacca: “La sinistra sta dimostrando la sua faccia, ovvero è inclusivo solo ciò che viene da sinistra. non è che chiunque non sia di sinistra deve essere per forza incapace o inaffidabile a fare il presidente, è molto arrogante questo ragionamento ed è molto di sinistra”.

Sui papabili nomi del Centrodestra: “Circolano 4 o 5 nomi tutti autorevoli, Casellati, il professor Pera, Tajani… ne circolano più di uno ma credo che il nome verrà fatto non faccia parte di questa rosa. Tutti quelli che fanno parte di questa rosa sono comunque autorevoli, non è che Casellati è meno di Casini o Pera meno di Riccardi. Io questo nome non ce l’ho in testa, di solito il nome buono… fino alla quinta votazione il nome di Mattarella non era all’ordine del giorno”.