La magistratura, il caso Palamara ma non solo: clima di alta tensione a Di Martedì tra Alessandro Sallusti e Piercamillo Davigo. Il direttore di Libero ha incalzato così l’ex magistrato: «Io non mi permetto di spiegare niente. Io non capisco perché il dottor Davigo non ammetta che quel metodo che lui denuncia in politica, di autoprotezione delle caste, è lo stesso metodo adottato dalla magistratura, che si autogestisce come abbiamo conosciuto grazie alle ultime vicende e che si autoprotegge chiudendosi a riccio. I magistrati non sono migliori dei politici o dei giornalisti, sono uguali».
Nel corso del suo intervento, Alessandro Sallusti ha rimarcato: «Lui ha fatto il suo mestiere bene, ma l’ha fatto con un’animosità e con un’autoassoluzione… La magistratura ha fatto dei processi alla politica in alcuni casi per dei reati, in altri casi perché voleva abbattere una certa parte politica. Questa è storia, non si può negare: la magistratura a tratti ha fatto un uso improprio della giustizia».
SALLUSTI VS DAVIGO: IL VIDEO
Cogliendo la provocazione di Sallusti, Piercamillo Davigo ha spiegato: «Io ho fatto il mio dovere nel modo previsto dalla legge, non mi sono mai inventato reato. Visto che Sallusti ha scritto il libro con Palamara, Sallusti dovrebbe sapere che la magistratura ha cacciato via Palamara e ha punito gli altri magistrati. Per gli altri due politici, siamo ancora in attesa che la Camera autorizzi le intercettazioni, e i due partiti se li sono tenuti cari». Qui la stoccata di Sallusti: «Le ricordo che lei al Csm ha votato il candidato proposto da Palamara all’hotel Champagne». L’ex magistrato ha concluso, smarcandosi: «Io l’ho votato prima di sapere che sarebbe stato proposto, infatti ho cambiato il voto quando ho saputo il modo in cui era nata la candidatura».