Uno scontro in diretta tv quello andato in scena ieri sera fra Massimo Galli e Alessandro Sallusti. Il professore dell’ospedale Sacco di Milano, responsabile di malattie infettive, e il direttore del quotidiano Il Giornale, erano ospiti in collegamento del programma di Lilli Gruber, Otto e Mezzo, talk su La7, e parlando della riapertura delle scuole i due hanno espresso il proprio punto di vista, decisamente opposto. Secondo Galli rappresenta un grande azzardo la decisione di riaprire le scuole fino alla prima media compresa anche nelle zone rosse (da dopo Pasqua): “La riapertura delle scuole è un’alzata di ingegno – afferma in maniera ovviamente ironica – perfino i francesi decidono di chiudere”.



Ma Sallusti ribatte: “Lei può scuotere la testa perché non ha in casa due bambini e non deve organizzarsi lo smart working… Lei è ormai è diventato un maestro da talk show, ma non deve interrompere… Aprire gli asili e le scuole elementari significa dare respiro alle mamme e ai papà che non possono più pagare le baby sitter“.



SALLUSTI VS GALLI: “AL VIRUS NON IMPORTA NULLA…”

Quindi Massimo Galli controbatte: “Al virus di tutto questo non importa nulla. Le varianti covid si diffondono tra i bambini piccoli, che diventano un serbatoio”. Quindi Sallusti incalza il professore del Sacco: “Quanti bambini piccoli ci sono ricoverati?”, e il primario risponde: “Ma non è questo, Sallusti! I bambini piccoli trasmettono il virus ai 70enni, ai pazienti fragili…”. Sallusti a quel punto risponde: “Basta non far vedere i nonni ai bambini piccoli”. Uno scambio vivace di battute durato qualche minuto, a cui anche la padrona di casa, Lilli Gruber, ha assistito inerme. Sallusti e Galli sembrano rappresentare alla perfezione le due diverse anime del nostro Paese, da una parte gli addetti ai lavori, che spingono per chiusure, e dall’altra gli italiani, che chiedono invece un po’ di “respiro”.

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