Ieri sono state annunciate le nuove linee guida per il vaccino Astrazeneca, la morte di Camilla Canepa ha riacceso il dibattito sul farmaco anglo-svedese ma anche sulla gestione della campagna vaccinale. A Otto e mezzo è andato in scena uno scontro tra Sallusti e Travaglio, con quest’ultimo che ha accusato il generale Figliuolo, arrivando anche a chiederne le dimissioni. Netto il direttore responsabile di Libero: «Che qualcuno abbia sbagliato è ovvio. Ci sta che Travaglio trovi subito il colpevole in quello che leggendo il suo giornale è il nemico del momento, ovvero Figliuolo. Probabilmente hanno sbagliato più persone».
Sallusti, replicando alla posizione di Travaglio ha poi sottolineato: «Innanzitutto hanno sbagliato i sanitari sul posto a non accertarsi, come dovrebbero, fare di patologie in corso o pregresse. Ha sbagliato il governo nel suo insieme e in particolare il ministro Speranza a non fare prima l’ordinanza che ha fatto oggi (ieri, ndr). Sicuramente ha sbagliato anche Figliuolo ad avallare questi Open day. Ricordo che il primo morto di Astrazeneca è accaduto sotto il regno di Arcuri e non mi risulta che Travaglio avesse chiesto le dimissioni di Arcuri».
SALLUSTI VS TRAVAGLIO A OTTO E MEZZO
Dopo l’affondo di Sallusti, Travaglio ha messo in risalto: «Non è un derby, qui stiamo parlando del fatto che si stanno vaccinando persone che non dovrebbero essere vaccinate. In Germania vaccinano solo i giovani a rischio. Aifa dice vaccinate con Astrazeneca solo gli Over 60, perché si organizzano gli Open Day per i più giovani di 60 anni ed a partire dai 18 anni». Il direttore de Il Fatto Quotidiano ha aggiunto: «Quando hai zero morti per Covid che senso ha esporli al rischio anche di pochi morti per effetti collaterali?». Questa la precisazione di Sallusti: «La decisione di vaccinare i giovani non è del generale Figliuolo, il commissario si occupa di logistica. La decisione di vaccinare i giovani è del governo e del Cts».