«Una tipa sveglia», così Marco Travaglio aveva definito martedì Giorgia Meloni in un suo editoriale: tanto è bastato ad Alessandro Sallusti per intervenire sulle colonne de Il Giornale che dirige per mettere in guardia la premier. Il presunto “avvicinamento” del direttore del Fatto Quotidiano alla presidente del Consiglio ha insospettito Sallusti, che ha preso carta e penna per lanciare un monito alla leader di Fratelli d’Italia. Ma andiamo con ordine e partiamo dalle parole di Travaglio che, pur non condividendo quasi nulla dell’azione di governo di Meloni, ne prende le difese per quanto riguarda il caso della sorella Arianna.
In effetti, non sono stati molti gli attacchi di Travaglio alla premier in questi mesi, mai ce ne sono stati su questioni familiari e personali. A tal proposito, Open riporta di un tam-tam romano secondo cui ci sarebbe stima da parte del direttore del Fatto nei confronti di Meloni e di un «corteggiamento serrato per invitarla alla festa annuale» del giornale che dirige.
Al netto delle voci, in una intervista dei giorni successivi al Corriere, Travaglio ha confermato di apprezzare la premier per la sua coerenza politica, precisando però di non promuoverla: «È una persona perbene che sta facendo male». Eppure, Sallusti ha voluto lanciare un monito alla leader di Fdi e del governo.
SALLUSTI, IL MESSAGGIO A MELONI SU TRAVAGLIO
«Leggo che Marco Travaglio si starebbe avvicinando a Giorgia Meloni, della quale parla un gran bene», scrive Alessandro Sallusti nel suo editoriale in prima pagina su Il Giornale. Non mancano frecciatine nei confronti del collega, che pure definisce «un bravo giornalista», ma il problema per il direttore de Il Giornale è che soffre «di una sindrome non rara nel nostro ambiente, ma che in lui raggiunge vette inarrivabili: l’egocentrismo narcisista».
Arriva anche a citare la fiaba di Biancaneve: «Lui ogni mattina si alza e interroga lo specchio: “Specchio delle mie brame, chi è il giornalista più importante del reame?”. E se lo specchio per caso, può capitare, non riflette il suo nome, lui sbrocca e sfoga la sua frustrazione sul malcapitato». Nella fattispecie, è proprio Sallusti per il caso Arianna Meloni, scoppiato perché in un articolo ha ipotizzato un’indagine ai suoi danni e di un presunto complotto in cui si intrecciano media, giornalisti e giustizia.
«Presidente Meloni, non sono affari miei, ma finché è in tempo si salvi dal bacio della morte che ha già fatto secchi Ingroia, Davigo, Di Maio, Conte e tanti altri», prosegue Sallusti rivolgendosi direttamente alla presidente del Consiglio. Poi conclude con l’ennesimo avvertimento: «Non per essere scaramantici, Travaglio è uno che statisticamente allunga la vita ai suoi nemici e la accorcia agli amici».