A quattro mesi dalla brutale aggressione negli Stati Uniti, lo scrittore Salman Rushdie pubblica sulla rivista The New Yorker un estratto del suo prossimo romanzo, Victor City, in uscita a febbraio. L’editore Penguin Random House fa sapere che il libro racconta l’epopea di una donna nel XIV secolo in India. Il prossimo estratto del 15° romanzo d Rushdie, dal titolo “A Sackful of Seeds“, sarà pubblicato nell’edizione del 12 dicembre della rivista dell’élite culturale americana. Data confermata dallo stesso scrittore tramite Twitter.



Peraltro, è stato il primo tweet di Salman Rushdie dal 9 agosto. In quell’occasione annunciò l’uscita del romanzo, appunto nel febbraio 2023. Ma tre giorni dopo, il 12 agosto, durante una conferenza a Chautauqua, nell’upstate di New York, vicino al grande lago Erie, il celebre autore de “I versetti satanici” fu gravemente ferito in un attacco a coltellate da parte di un giovane che gli si scagliò contro mentre stava parlando. Il 75enne scrittore britannico di origine indiana fu immediatamente ricoverato in ospedale, operato e curato negli Stati Uniti.



SALMAN RUSHDIE LANCIA NUOVO LIBRO DOPO ACCOLTELLAMENTO

In seguito a quell’aggressione, Salman Rushdie ha perso la vista da un occhio e l’uso di una mano, come confermato in ottobre dal suo agente Andrew Wylie. Il principale sospettato, Hai Matar, libanese-americano di 24 anni, fu arrestato subito dopo l’attacco, ma si dichiarò non colpevole durante le udienze preliminari di agosto in un tribunale di Mayville, a nord di New York. Un attacco che scioccò la popolazione occidentale, invece fu accolto con favore dagli estremisti di Paesi musulmani come Iran e Pakistan. Salman Rushdie, naturalizzato americano e residente a New York da 20 anni, fu condannato a morte nel 1989 in base a una fatwa emessa dalla Guida suprema dell’Iran. La Repubblica islamica ha ufficialmente negato qualsiasi ruolo nell’attacco. Un portavoce del governo di Teheran affermò però che “solo Salman Rushdie e i suoi sostenitori meritano di essere incolpati e persino condannati“.