Il concerto gratuito di Salmo a Olbia è un caso. Per organizzarlo, infatti, è stato violato qualsiasi protocollo per i live a cui tutti gli artisti si stanno attenendo. Sui social aveva promesso nei giorni scorsi che lo avrebbe organizzato per sostenere la sua Sardegna martoriata dagli incendi, quindi ieri ha mantenuto la sua parola. «Non so quando potremmo fare il live e se ce lo permetteranno, ma noi lo faremo ugualmente», aveva detto sui social. Così Salmo si è esibito a sorpresa al Molo Brin di Olbia, sotto la ruota panoramica. Le informazioni su luogo e orario del concerto sono stati resi noti solo poco prima dell’inizio, anche se durante la giornata erano trapelate delle indiscrezioni. Nel giro di poco tempo sono accorsi molti fan che si sono accalcati sotto il palco.
Quindi, il concerto di Salmo è andato in scena ad Olbia senza alcun tipo di distanziamento, previsto insieme ad altre misure come il Green pass. Inoltre, molti non avevano la mascherina. Sui social in tanti hanno criticato l’iniziativa, ma c’è chi ha difeso il cantante ricordando i festeggiamenti per le vie di Roma dopo la vittoria degli Europei da parte della Nazionale italiana di calcio.
SALMO E LA LETTERA ALLO STATO
Quella di Salmo era però una protesta. «L’unico settore dimenticato da Dio e dallo Stato è quello dell’arte e dello spettacolo. Non possiamo fare i concerti. Ci hanno detto di fare i live con poche persone, tutti distanziati e seduti. Signor Stato noi vogliamo alzarci e saltare. La musica, la cultura e l’arte sono importanti quanto lo sport», ha dichiarato l’artista leggendo una lettera rivolta allo Stato italiano. Poi ha proseguito: «Caro signor Stato, la musica, la cultura e l’arte in Italia sono importanti tanto quanto lo sport, ma nel resto del mondo fanno concerti con 100mila persone e noi no. Sono tutti vaccinati, mi dirai tu, e c’hai ragione. Ma come facciamo a far capire che l’unico modo per tornare alla normalità è vaccinarsi?». Dunque, Salmo è tutt’altro che no vax, anzi ha evidenziato l’incoerenza di chi non vuole vaccinarsi: «Abbiamo paura che nel vaccino ci siano dei microchip per controllarci, ma in realtà siamo già controllati: dai cellulari, per esempio. Abbiamo paura che nel vaccino ci sia veleno per topi, però ogni fine settimana ci beviamo anche l’acqua delle mozzarelle e ci buttiamo in corpo sostanze che boh, chi lo sa!».
SALMO “ASSEMBRAMENTI EUROPEI ANDAVANO BENE?”
Lo stesso Salmo ha fatto riferimento ai festeggiamenti degli azzurri, consapevole che il suo concerto avrebbe scatenato una bufera. «Signor Stato, pare che in questo Paese l’unico modo per tornare alla normalità sia festeggiare la nazionale di calcio, giusto? Allora ok, noi ci siamo, facciamoci questa fottutissima partita da 90 minuti». Così è cominciato il concerto: 40 minuti di canzoni con il pubblico accalcato che ha cantato e ballato senza mascherine e distanziamenti, in barba ad ogni precauzione. Nelle scorse ore, in virtù degli attacchi ricevuti anche dai colleghi, come Fedez e Alessandra Amoroso, ha spiegato che «ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi. Ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna». Poi ha ribadito: «Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela, non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole».