Salmo ha svelato di aver preso psicofarmaci e di aver vissuto un momento particolarmente difficile durante la pandemia. Il rapper però non ha mai smesso di fare musica e anzi ne ha approfittato per lavorare sul suo album di prossima uscita, “Flop”. Sui social, Salmo ha svelato che questo album è stato il frutto di uno dei periodi più bui della sua esistenza. E’ stato lo stesso rapper a svelarlo sui social: “Flop è nato a marzo del 2020 figlio di lockdown e pandemia globale. Il primo pezzo che ho scritto è “A dio”. In quel periodo mi sentivo destabilizzato, completamente, come tutti, cancellarono il tour mondiale per la pandemia e come se non bastasse il rapporto con la mia ex finì da lì a poco. Sono sprofondato in un buco nero e non mi vergogno a dire che ho dovuto fare un ciclo di psicofarmaci per riprendermi. Ero completamente fuori di testa”.
Il cantante ha ammesso di aver avuto paura per la sua salute mentale: “Non faccio l’elenco di cose successe in questo lungo periodo di attesa ma vi assicuro che ho rischiato di perdere la salute mentale. Può sembrare banale ma questo disco mi ha salvato la vita. Scrivo questa cosa per farvi capire che non è tutto così semplice come sembra, questo disco è scritto con il sangue. Fatene buon uso”.
Greta Menardo svela il motivo della rottura: “Ci provava con le mie amiche”
Greta Menardo, l’ex di Salmo, si era scagliato contro il rapper con parole molto dure accusandolo di averci provato con le sue amiche. La ragazza aveva postato una storia su Instagram dichiarando di provare solo pena nei confronti di Salmo: “Cosa sento per un quasi quarantenne che ci prova con le mie amiche e posta tipe su Instagram per ricercare attenzioni? In tutta sincerità tanta pena e tanto dispiacere”. Parole queste che sembrano confermare quale fosse stato il motivo della rottura tra i due.
Salmo è ancora al centro di una polemica però. L’installazione pubblicitaria per lanciare il nuovo album “Flop” sta facendo parecchio discutere. Si tratta di un manichino investito da una macchina targata Spotify. L’associazione delle vittime della strada ha espresso il proprio disappunto condannando la scelta di marketing: “Si sta passando quel limite che non andrebbe mai passato, cioè di usare strumentalmente tutto”. Forse però l’intenzione di Salmo era proprio quello di accendere la polemica a cui d’altronde ormai è abituato.