Sono la sostenibilità, l’attenzione verso l’ambiente e l’alta qualità il filo rosso che lega il design, re incontrastato del Salone del Mobile.Milano – pronto ad animare la città lombarda fino 12 giugno -, e il cibo italiano, protagonista assoluto delle quattro Food Court ospitate in altrettanti padiglioni del polo fieristico di Rho, promosse da Identità Golose Milano – Hub Internazionale della Gastronomia.
In questi spazi dedicati al mangiar bene è al lavoro un nutrito gruppo di chef, chiamati a proporre piatti iconici, dolci o salati, da comporre, acquistare e portar via o da consumare sul posto. A loro, insomma, è affidato il compito di realizzare un programma tailor made per il Salone, che mette in scena un innovativo concept gastronomico, interpretando il futuro della cucina e del gusto. “Tra le tante cose che il mondo invidia a noi italiani – commenta Paolo Marchi, Founder Identità Golose – una è la nostra tavola, la nostra capacità di trovare sempre un motivo per ritrovarci attorno a essa. Non ci limitiamo a mangiare per nutrirci, ma sappiamo godere di ogni piacere legato a grandi piatti, ottimi vini, ricette che abbracciano le più incredibili tradizioni. Senza peraltro dimenticare le innovazioni che reintepretano continuamente le cucine disseminate lungo lo stivale. E in questa precisa linea si pone anche lo spazio curato da Identità Golose Milano al Salone del Mobile.Milano 2022 con una selezione di chef che alimentano un’offerta sempre curiosa e concreta. Con una particolare attenzione alla sostenibilità perché non basta più la cucina d’autore. In questi anni infatti è sempre più presente un’etica del cibo, un anelito all’antispreco, pensare menu che siano anche contemporanei in ogni loro aspetto”.
Tutta riservata alla dimensione del progettare, del produrre e del vivere in sintonia con la natura è in particolare la Food Court collocata nel padiglione 15, dedicata al S.Project, nell’ambito del progetto Design with Nature, curato e firmato dall’architetto Mario Cucinella. Qui gli chef testimoniano nei fatti l’impegno green lavorando con produttori e fornitori “sostenibili” così da evitare sprechi e ridurre o azzerare l’uso di plastica e di altri materiali non riciclabili dalla loro filiera. E scelgono coltivatori, agricoltori e pescatori, che utilizzano pascoli naturali, metodi rigenerativi come gli orti no-dig e la rotazione delle colture intercalari. Tra chi è ai fornelli in questo padiglione, si conta Gianni Tarabini, chef stellato di La Présef a Mantello in provincia di Sondrio, Federico Malinverno e Vittorio Leani, chef di Caffè La Crepa a Isola Dovarese, in provincia di Cremona, con una stella verde Michelin all’attivo, e Domingo Schingaro, chef del ristorante I due Camini di Borgo Egnazia.
Ma anche nelle altre tre Food Court, ospitate rispettivamente nei padiglioni 2, 8 e 14, non mancano certo grandi nomi. A spiccare sono soprattutto due grandi professionisti della scena italiana come Cristina Bowerman e Carlo Cracco, al lavoro insieme a Marco Pedron, Pastry Chef di Cracco in Galleria. Ma la lista è lunga: in cucina infatti ci sono anche Andrea Ribaldone ed Edoardo Traverso, rispettivamente coordinatore delle cucine e Chef resident di Identità Golose Milano; Giovanni Ricciardella, Chef di Cascina Vittoria formatosi al fianco di Antonino Cannavacciuolo, Davide Oldani e Iginio Massari; e ancora Viviana Varese, Chef patron di VIVA, ristorante stellato all’interno di Eataly Smeraldo a Milano; Eugenio Boer, chef di Bu:r e Federico Sgorbini, Resident Chef del ristorante Lino di Pavia.
Va detto però che il cibo non è protagonista solo negli spazi espositivi di Fiera Milano. Il mangiar bene italiano ritma infatti anche l’agenda, fittissima, degli appuntamenti del Fuori Salone che animano l’intero capoluogo lombardo. Durante i giorni della manifestazione si potrà, per esempio, provare il menu preparato dal Temporary Bistrot & Restaurant Famiglia Rana, che torna per la quarta volta, ospitato presso lo showroom Nonostante Marras. Un luogo incantato tra tessuti, manufatti, e tante altre creazioni eclettiche dello stilista dove fermarsi per l’aperitivo e per pranzi e cene preparati da Giuseppe D’Aquino, chef alla guida del Ristorante Famiglia Rana di Vallese di Oppeano, alle porte di Verona.
E ancora, si potrà fare una capatina presso The Square, la food court realizzata negli spazi del Ride, ex scalo di Porta Genova, durante l’intera durata della Milan Design Week. Qui i menu sono studiati dagli Chef in Camicia, che saranno presenti in diversi momenti di incontro, tra showcooking e attività ricreative non solo legate al cibo.
Ma potrebbe valere la pena anche non perdere l’installazione Vento del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che per la prima volta approda al Salone milanese e più precisamente all’interno di Opificio 31 a Milano, zona Tortona. E l’elenco potrebbe continuare.
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.
SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI