No Future for IAA” è il nome dell’alleanza presentata nell’incontro di mobilitazione a Lipsia. L’obiettivo è quello di interrompere il Salone Internazionale dell’Automobile (IAA), che inizierà martedì a Monaco. “Abbiamo già cacciato l’IAA da Francoforte”, annuncia il portavoce Lou Schmitz ai suoi compagni attivisti. Ora l’obiettivo è fare lo stesso con Monaco. Alle spalle del promotore della protesta, scorrono immagini di foreste e SUV in fiamme. “È ora di fermare il gioco”, recita il titolo del filmato. Gli attivisti climatici dicono spiegano che per loro è inutile parlare con i produttori. “Non esiste alcuna base ragionevole per discutere”, secondo un leader dell’industria automobilistica. Nessuno, dunque, sembra disposto a mediare secondo il Süddeutsche Zeitung.



“Succederà qualcosa, tutti se lo aspettano. Colla, vernice, qualunque cosa”, spiega uno dei lavoratori per una casa automobilistica tedesca che ha assistito a numerose proteste. “Stiamo pianificando azioni creative contro questo evento di Greenwashing”, afferma Mira Klein dell’alleanza “Smash IAA”. “Vogliamo attirare l’attenzione sul fatto che i proprietari delle case automobilistiche si guadagnano da vivere a spese del clima” spiega invece Max Wallstein di Last Generation, che blocca le strade di Monaco da settimane. Quattro anni fa entrambe le parti avevano tentato il dialogo, quando l’evento si svolgeva ancora a Francoforte: le proteste hanno portato al trasloco a Monaco.



Proteste anche a Monaco

Dopo lo spostamento del Salone Internazionale dell’Automobile a Monaco, nel 2021 ci sono state resistenze anche lì. Da allora il grande evento non si chiama più fiera dell’auto, ma fiera della mobilità. Adesso i capi dell’industria automobilistica non discutono più con gli attivisti davanti alle telecamere in diretta. Anna Raabe, la nuova portavoce di “Sand im Transmission”, spiega che “Il mondo intero è in fiamme“, ma le auto diventano sempre più grandi, più pesanti e più dannose per il clima. Le case automobilistiche, secondo gli attivisti, mancano di comprensione.



Il ministro degli Interni bavarese, Joachim Herrmann, ha annunciato che saranno presenti a Monaco 4.500 agenti di polizia. Dovrebbero garantire “la sicurezza e il minor disturbo possibile” durante lo svolgimento della fiera e per i visitatori. Intanto la polizia bavarese indaga su Last Generation per “formazione di un’organizzazione criminale”. Attualmente 14 persone sono detenute, la maggior parte delle quali nel carcere di Stadelheim: nel fine settimana potrebbero arrivarne altri, come spiega il Süddeutsche Zeitung. Il campo di protesta è allestito a Luitpoldpark: gli attivisti saranno circa 1500. Quasi tutti gli attivisti climatici evocano una rivoluzione dal basso: si deve trovare il modo di produrre in modo più sostenibile nell’industria automobilistica.