Il via libera da parte della Camera dei Deputati, arrivato nella giornata di giovedì 30 dicembre, ha fatto diventare legge la Manovra di bilancio. Sorrisi e soddisfazione per il traguardo ottenuto alla vigilia dell’ultimi dell’anno, ma anche aspre critiche per la bocciatura del bonus psicologo che era stato proposto in un provvedimento della manovra stessa. Ad alzare la voce su questo parere negativo da parte dell’esecutivo c’è la vicepresidente dei senatori del PD Caterina Bitti, che ha puntato il dito contro chi no ha voluto dare l’ok all’emendamento.
“Sapevamo che fosse difficile, che le risorse richieste fossero cospicue, ma non lo erano a caso. Erano proporzionate ad un tema che deve essere affrontato senza riserve e velocemente. A chi si è dichiarato contrario al metodo dei “bonus” e solo per quello – mi auguro! – si è fermato senza leggere cosa c’era scritto e senza provare a capire lo spirito con cui era nato quell’emendamento, possiamo solo dire che non sono i sostantivi che qualificano le misure e che è stato fatto un grave errore a non voler entrare nel merito delle proposte dei tanti gruppi parlamentari che ci hanno lavorato”.
BONUS PSICOLOGO, COSA AVREBBE PREVISTO
Il bonus psicologo era uno dei provvedimenti previsti nella nuova legge di bilancio. Nel caso in cui il bonus fosse stato confermato, il governo avrebbe potuto stanziare un totale di 50 milioni di cui 35 milioni sarebbero stati erogati come bonus sostegno e 15 milioni come avviamento psicologico. Quest’ultimo, nello specifico, prevedeva un voucher dell’importo di 150 euro riconosciuto a chi ne faceva richiesta senza alcun limite di ISEE. Diversamente il bonus sostegno sarebbe stato legato al reddito del cittadino. L’importo massimo riconosciuto avrebbe potuto toccare i 1600 euro in caso di ISEE inferiore ai 15mila euro.
L’agevolazione, destinata a facilitare l’accesso ai servizi psicologici a chi non se li può permettere, era stata proposta con un emendamento bipartisan. Una misura che era destinata ad aiutare anche le persone che hanno avuto conseguenze psicologiche a causa della pandemia e le famiglie fragili.