Il mercato dei salumi si dovrà aggiornare con nuove disposizioni che rendono obbligatorio indicare la provenienza nell’etichetta dei suini trasformati. Sono passati 60 giorni da quella che è stata la pubblicazione del Decreto interministeriale sulla Gazzetta Ufficiale. Questo prevede che i produttori vadano a indicare tre informazioni importanti: paese di nascita degli animali, paese d’allevamento degli stessi e infine dove sono stati macellati. L’obiettivo è quello di andare a tutelare il “made in Italy”, evitando che venga spacciato per questo ciò che viene solo macellato nel nostro paese e che dunque arriva in Italia alla fine di un lungo processo creativo. La dicitura 100% italiano sarà dunque associabile solo ed esclusivamente a carne proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia. Quando invece si parlerà di suini nati, allevati e macellati in uno o in più stati dell’Unione Europea o fuori dall’Ue verrà indicata l’origine come UE o extra UE.
Salumi, la provenienza in etichetta: le parole della Coldiretti
In merito alla nuova legge sull’etichetta di provenienza dei salumi vengono chiarite alcune cose direttamente dal Presidente di Coldiretti Ettore Prandini. Su La Stampa possiamo leggere le sue parole: “Salumi Viene poi specificato come il nuovo sistema di etichettatura è un provvedimento atteso da ben l’82% degli italiani che proprio in questo periodo di emergenza da Coronavirus vogliono portare a casa prodotti italiani per sostenere il lavoro delle aziende del nostro territorio.