DiMartedì, riuassunto puntata 29 settembre 2015 – Ieri sera su La7 è andata in onda una nuova puntata del talk show condotto da Giovanni Floris, DiMartedì. In apertura Floris ha intervistato Eugenio Scalfari, con il quale ha chiacchierato di politica, parlando di Berlusconi e di Renzi. Scalfari ha notato la somiglianza tra i due nella comune capacità di far innamorare la gente. Roberto Fico, del M5S, ha parlato con Floris dopo la copertina a cura di Maurizio Crozza. Fico rappresenta i 5 stelle, un partito che a confronto della politica reale dovrebbe portare novità. Ma forse sta vivendo una sorta di gap tra tutto quello che si sarebbe voluto fare e ciò che invece un politico può fare nel concreto? Tante sono le battaglie intraprese e una di queste ad esempio è quella che riguarda la lottizzazione della Rai, che dovrebbe essere liberata definitivamente dall’influenza del potere politico.



Il nostro Paese non va bene secondo Fico, perché c’è una discrepanza troppo ampia tra i dati delle statistiche e quelli che riguardano la situazione reale che si può toccare con mano. Non si può guardare solo il Pil perchè così non si considera il reale benessere del Paese. Preoccupante, ha fatto notare Floris, è lo scandalo che c’è nel mercato degli autoveicoli e che chissà se andrà a toccare anche la nostra economia. Fico è soddisfatto della crescita del Movimento Cinque Stelle e spera che gli italiani possano finalmente prenderlo in considerazione per il governo. Riguardo a possibili alleanze per il futuro, egli esclude sia Salvini che Renzi, che considera due facce della stessa medaglia. Renzi investe sul petrolio, mentre il Movimento Cinque Stelle punta alle energie rinnovabili. Iniziato il dibattito tra gli ospiti in studio, si è parlato subito di economia italiana, con il quesito se la ripresa sia o meno vicina. Il parco macchine delle famiglie italiane era a un minimo storico, ma ora molti si sono mossi e spinti dalla fiducia hanno deciso di cambiare l’autovettura. Certo, ora lo scandalo della Volkswagen non si sa che ripercussioni potrà avere.



Di certo è stata una caduta di credibilità che incide sulla reputazione del Paese, che è alla guida di questa Europa. Pochi sanno che Lamborghini e Ducati appartengono alla Volkswagen e quindi il problema è anche terribilmente italiano e potrebbe in parte intaccare la ripresa. Uno dei temi forti di questa serata è stata la sanità. Se ne è discusso in studio con Paola De Micheli del PD, il giornalista Virman Cusenza e Barbara Lezzi del Movimento Cinque Stelle. Il Movimento Cinque Stelle si è sempre auspicato una spending review e sostiene che non si debbano andare a toccare i poveri pensionati che devono fare le analisi. Maurizio Belpietro, direttore di Libero, è intervenuto in collegamento e ritiene che con questa riforma si vada letteralmente a terrorizzare il medico che va a prescrivere esami che potrebbero ricadere nella lista degli inutili. A trovarsi in difficoltà sarà dunque, sempre secondo Belpietro, il paziente. Secondo De Micheli invece è vero che alcuni esami sono totalmente inutili e a volte è il medico a dover dire al paziente che sta bene, anche senza la conferma degli esami. Cusenza ha chiesto a De Micheli su cosa si concentreranno i tagli. Sicuramente, ha risposto lei, su quegli aspetti non strettamente indispensabili.



Altro tema scottante è quello delle pensioni anticipate. I lavoratori con partita iva iscritti alla gestione separata stanno pagando oggi le ricche pensioni dei dirigenti. Eppure questi giovani e meno giovani non sanno neanche se e quanto loro andranno a percepire di pensione. Il governo ora intende introdurre una flessibilità in uscita, dunque ci sarà un buco di diversi miliardi che non si capisce dove lo Stato li vorrà prendere. Intanto molti pensionati italiani che non riuscivano a vivere qui in Italia con la loro pensione hanno deciso di trasferirsi all’estero, dove con le stesse cifre a disposizione si può vivere molto meglio. Una delle ipotesi su come si troveranno i soldi necessari è quella di un possibile ricalcoolo delle pensioni più alte del retributivo secondo un sistema contributivo. Secondo Paola De Micheli, invece, una delle ipotesi più favorevoli è quello di un intervento delle aziende. Barbara Lezzi si è detta stanca delle promesse di Renzi e dice che la legge Fornero sicuramente va corretta ma nei modi giusti. I giovani devono poter lavorare e il loro ingresso nel mondo del lavoro, secondo il Movimento Cinque Stelle, è l’unico modo per mantenere queste pensioni. Secondo Cusenza le donne dovrebbero avere la possibilità di uscire anticipatamente dal mondo del lavoro. Floris ha poi intervistato il giornalista Giampaolo Pansa, che fra due giorni compirà 80 anni. De Gasperi non avrebbe mai dato della bestia a Togliatti, ma il Presidente del Consiglio ora lo fa con i suoi avversari politici. Così, egli dice, era meglio De Gasperi che Renzi.

Qualcuno allora, gli ha fatto notare Floris, potrebbe dire meglio Renzi di Berlusconi. Secondo Pansa dal punto di vista politico Berlusconi è ormai un uomo finito, che non ha più nulla da dire agli italiani, anche per una ragione di età. Sul finale Floris ha parlato di nuovo con Scalfari, che gli ha raccontato della sua vicinanza al fascismo nei primi anni della sua carriera e ha affermato anche che non voterebbe più il PD se potesse scegliere, bensì lascerebbe scheda bianca, perché non trova nessuno che al momento sia in grado di governare il Paese. Passando a tutt’altro argomento, Floris ha poi intervistato prima Giacomo Rizzolatti, il neurologo che ha scoperto i neuroni specchio, e poi il Premio Nobel Wole Soyinca.

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