Tra le principali novità dei Lea riformati dal governo Gentiloni con l’ultimo decreto legge, arriva in allegato anche il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2016-2018: per questo provvedimento sarà necessario il via libera della Conferenza Stato-Regioni per poter essere operativo al 100% ma non dovrebbero esserci ulteriori intoppi per l’approvazione ufficiale. Tra le novità, per i bambini previsti il vaccino esavalente contro difterite, tetano, pertosse, poliomelite, e poi Haemophilus influenzae di tipo B, l’anti-epatite B entro il primo anno di vita, dal secondo anno scattano i richiami per l’esavalente e i vaccini contro morbillo-parotite-rosolia e contro la varicella (possibile anche il quadrivalente). Entra anche il vaccino contro il meningococco B, oltre a quello contro l’epatite A: secondo quanto riportato da Avvenire, per tutti i bimbi di 12 anni è prevista assieme dai Lea la «vaccinazione anti-papillomavirus, per le femmine e, novità, per i maschi. Per l’età adulta sono previsti normalmente i richiami per alcuni di questi vaccini, mentre per gli over 65 è consigliata la vaccinazione anti-influenzale. Consigliato anche l’anti-pneumococco e l’anti Herpes zoster. Previsti poi vaccini gratuiti per alcune categorie a rischio, come l’anti-epatite A e B per tossicodipendenti e soggetti affetti da epatopatie croniche».



La novità nella sanità italiana è arrivata ieri sera con la firma di Gentiloni al decreto legge sui Lea: qui sotto trovate tutti i dettagli su cosa sono, come cambiano e quali indici di malattie e assistenza sono stati aggiunti al nuovo provvedimento del governo che modifica i Livelli Essenziali di Assistenza dopo 15 anni di attesa. Interessante è anche la modalità di misurazione di questi nuovi indici di assistenza minima: come rivela il format Salute e Benessere dell’Ansa, ogni anno il Comitato predispone un questionario per la valutazione del raggiungimento degli adempimenti. E’ la cosiddetta Griglia Lea, basata su 31 indicatori (dall’assistenza ospedaliera alle liste di attesa, dal controllo della spesa farmaceutica ai dispositivi medici) raggruppati in tre grandi aree: «assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (vaccinazioni, screening, prevenzione nei luoghi di lavoro, tutela degli alimenti, sanita’ veterinaria, etc.); assistenza distrettuale (assistenza farmaceutica, specialistica e diagnostica ambulatoriale, servizi domiciliari ad anziani e malati gravi, consultori, strutture residenziali e semiresidenziali); assistenza ospedaliera, valutata in base al tasso di ricovero e sulla base di una serie di indicatori di appropriatezza. Quest’anno e’ stato aggiunto un nuovo indicatore sugli stili di vita (obesita’, fumo, etc)», come si legge nel regolamento del Ministero della Sanità.



Arrivano dopo 15 anni le novità nella Sanità italiana: oggi la firma del Governo sul rinnovo dei Lea, ovvero quegli standard minimi della salute che lo Stato deve garantire ai cittadini secondo procedure ed elenchi che possono fare la differenza tra una buona sanità e una sanità che non risponde alle mutate esigenze della popolazione. Sono infatti 15 anni che le prestazioni sanitarie che tutte le Regioni devono fornire ai propri assistiti non venivano rinnovate; ieri sera il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato il decreto legge assieme al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e al Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Un decreto molto importante e atteso da tempo, porterà nuove voci all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza, appunto i Lea. Dalla fecondazione eterologa alle terapie contro l’endometriosi, dai nuovi vaccini all’adroterapia: si aggiornano e si arricchiscono i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), le terapie che il servizio sanitario nazionale garantisce di fornire gratuitamente in tutte le regioni. Su Twitter il ministro Lorenzin saluta le novità della sanità italiana come un passaggio storico: «il premier ha firmato i nuovi Lea e il Nomenclatore delle protesi: passaggio storico per la sanità italiana», ha cinguettato il titolare della Sanità. In linea di massima, tra le novità più importanti, ci sono tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (Pma), compresa l’eterologa, che già veniva passata da alcuni sistemi sanitari regionali ma non da tutti. Poi viene rivisto profondamente l’elenco delle prestazioni di genetica, è introdotta la consulenza genetica e sono inserite prestazioni di elevato contenuto tecnologico (come la adroterapia contro certi cancri) o di tecnologia recente, come la radioterapia stereotassica.



I livelli essenziali di assistenza medica in Italia sono stati rivisti dopo 15 anni, con la firma del governo ieri sera che dal il via libera a tutta una serie di novità di assistenza sanitaria garantite da questo 2017 in tutte le regioni italiane. Per prima cosa vengono riviste nuove 110 voci di malattie rare che in questi anni tra l’altro sono magari sorte come assoluto novità nel campo medico; come riporta un lungo report di RaiNews 24 sul materiale inserito nei Lea, «sarcoidiosi, la sclerosi sistemica progressiva e la miastenia grave. In Italia i malati di malattie rare sono tra i 450mila e i 600mila, e con i nuovi Lea saranno coperte dal Ssn 300mila persone che oggi ne sono prive. Tra le malattie croniche vengono inserite la celiachia e la sindrome di Down; previsto inoltre l’inserimento dell’endometriosi nell’elenco delle patologie croniche invalidanti, di conseguenza si riconosce alle pazienti il diritto di usufruire in esenzione di alcune prestazioni specialistiche di controllo». Importante poi il passaggio sulla fecondazione assistita: ci sono tutte le prestazioni di procreazione medicalmente assistita (Pma), compresa l’eterologa, che già veniva passata da alcuni sistemi sanitari regionali ma non da tutti. Entra però anche l’enteroscopia con microcamera ingeribile, ovvero la possibilità di effettuare una gastroscopia attraverso l’ingestione di una pillola contenente una microcamera. Novità poi anche per le protesi, come quelle per la comunicazione e le attrezzature domotiche, oltre a carrozzine special, e altre anche sul campo dei vaccini: entrano nei Lea l’anti-papillomavirus e l’anti-pneumococco.