La dieta flexitariana di Meghan Markle permetterebbe un dimagrimento di almeno quattro chili in una settimana. Ma in cosa consiste questo regime alimentare? Si tratta innanzitutto della dieta seguita dalla duchessa, un’alimentazione certamente meno rigida rispetto ad una dieta vegana o vegetariana, ma prevalentemente vegetale. In questo caso, infatti, è consentito il consumo di proteine animali ma in dosi davvero molto ridotte. La dieta flexitraiana nasce da un progetto che molti volti noti hanno voluto intraprendere, con l’intento di limitare i consumi della carne, quindi di salvaguardare l’ambiente: da Gwyneth Paltrow a Cameron Diaz, passando per Richard Branson, Ellie Goulding ef Emma Thompson. (Aggiornamento di Jacopo D’Antuono)



DIETA PREVALENTEMENTE VEGETALE

La dieta flexitariana di Meghan Markle si basa su un consumo ristretto delle proteine animali. Il dottor Marco Springmann dell’Università di Oxford ha voluto sottolineare come il comune denominatore dei regimi alimentari che rispettano l’ambiente sia la scelta di andare soprattutto su alimenti vegetali. Il perché è abbastanza semplice visto che questi per essere prodotti portano a meno spreco di energia e a meno inquinamento. Sicuramente la produzione di carne soprattutto porta a degli sprechi e a delle fonti di calore che possono essere pericolose proprio per l’ambiente. C’è da valutare con attenzione poi quelle che sono le emissioni di gas serra che grazie all’agricoltura potrebbero essere ridotte di oltre la metà. Un regime alimentare questo che non preclude però il consumo di nessun alimento, ma ne controlla la quantità soprattutto per motivi ambientali. (agg. di Matteo Fantozzi)



OBIETTIVO SOSTENERE L’EMERGENZA CLIMA

Meghan Markle ha ancora una volta dimostrato di essere molto attaccata al destino del nostro pianeta e anche all’impatto sul clima della dieta. La sua Flexitariana sta facendo molto discutere ed è un regime alimentare che prevede soprattuttto il rispetto della natura con il dimezzamento dello spreco. Inoltre è stata rivista la modalità dell’attività agricola per regalare maggiore sostegno al pianeta. Tra le scelte c’è quello della gestione delle risorse idriche e anche la limitazione dei fertilizzanti. Ovviamente si lavora per migliorare la catena alimentare con diversi specialisti che si sono soffermati su questa dieta flexitariana. Fabrice de Clerck, esponente di Eat Forum, ha sottolineato come lavorare per affrontare gli sprechi con maggiore attenzione “all’intera catena alimentare, allo stoccaggio, al trasporto, l’imballaggio e all’etichettatura dei prodotti alimentari fino al cambiamento della legislazione e anche nei comportamenti commerciali“. (agg. di Matteo Fantozzi)



COSÌ LA PRINCIPESSA VUOLE SALVARE IL MONDO

Mettersi a dieta per salvare il mondo. No, non intendiamo responsabilizzarvi oltremodo, ma c’è davvero chi, come la principessa Meghan Markle, è convinta che dalle sane abitudini alimentari a tavola passi la chiave per migliorare le condizioni del Pianeta. Il nome da tenere a mente è dieta flexitariana. Si tratta di un regime alimentare che prevede il dimezzamento dello spreco e la rivisitazione delle modalità di attività agricola. Come riportato da Affari Italiani, Johan Rockstroem, direttore del Potsdam Institute for Climate Impact Research, tra gli autori di uno studio pubblicato su Nature e ripreso dalla Bbc, sostiene che la dieta flexitariana sia tra le soluzioni da attuare per salvare il pianeta dal cambiamento climatico e dare un futuro sostenibile per tutti nel 2050. Il regime alimentare in questione si caratterizza per essere una rivisitazione della dieta vegetariana. Si mangiano tantissimi alimenti vegetali ma senza l’eliminazione totale di carne e pesce che vengono introdotte in piccolissime quantità. 

DIETA FLEXITARIANA DI MEGHAN MARKLE PER SALVARE IL MONDO

Non rappresenta una novità il fatto che le diete più salutari abbiano in comune il fatto di essere prevalentemente vegetariane e con un piccolo apporto di proteine animali, ha sottolineato Marco Springmann dell’Universita’ di Oxford. Se la maggior parte della popolazione mondiale riuscisse ad adeguarsi a questo stile di vita, le emissioni di gas serra dall’agricoltura si ridurrebbero di oltre la metà con benefici insperati per tutto il Pianeta. Certo mangiare meglio non è l’unica condizione necessaria per avere buone possibilità di salvare il mondo dall’auto-distruzione. Come ha chiarito lo stesso Springmann, alla dieta bisogna aggiungere ben altro, per questo si punta a “migliorare i campi agricoli, in particolare di colture più sensibili alla salute come frutta, verdura e legumi” nonché ad “aumentare l’efficienza dell’uso delle acque e a un migliore monitoraggio e riciclaggio dei fertilizzanti, perché’ molti di questi si perdono e finiscono nei fiumi e negli oceani”. Certo è che Meghan Markle dà il buon esempio e visa la sua influenza, non è poco…