I parti cesarei sono in aumento: è questo ciò che emerge chiaramente dallo studio condotto presso vari atenei tra cui il King’s College di Londra e la Yale University e pubblicato sulla rivista brasiliana Lancet. Nel mondo addirittura il 21% delle nascite avviene in questo modo, un dato sproporzionato se si considera che il cesareo è necessario solo nel 10/15% delle gravidanze. Ma le incongruenze si registrano anche nella distribuzione di tali interventi: a livello globale, infatti, oltre il 60% dei paesi fa troppi cesarei (si tratta di solito delle nazioni più ricche) mentre oltre il 25% dei paesi ne fa troppo pochi rispetto al necessario (soprattutto nel Sud del mondo dove ancora troppo si muore di parto). In Italia, dove i cesarei sono tantissimi (35,3%), il dato è rimasto invariato dal 2001 fino all’ultimo anno interessato dalla ricerca il 2015. L’annus horribilis è stato il 2006/2007, dove i cesarei hanno raggiunto quota 39,7%. (agg. di Dario D’Angelo)
PARTI CESAREI, UN BAMBINO SU 5 NASCE COL BISTURI
Aumenta il numero di parti cesarei nel mondo. Attualmente un bambino su cinque nasce col bisturi, e fra il 2000 e il 2015 si è passati dal 12% di cesarei, al 21%, quasi uno su cinque. Secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Lancet, tale incremento sarebbe eccessivo, visto che si stima che il cesareo sia necessario solamente nel 10/15% dei parti, ben al di sotto della percentuale odierna. La ricerca, come riporta l’agenzia Ansa, è stata svolta su 169 paesi, fra cui l’Italia, che rappresenta la maglia nera in Europa di questa speciale classifica, con il 35.3% di parti, più di uno su tre, dato comunque in calo rispetto al 39.7% nel biennio 2006-2007.
IN REPUBBLICA DOMENICA QUASI 6 PARTI SU 10 COL CESAREO
Oltre il 60% dei paesi fa troppi cesarei, mentre nel 25% dei casi i cesarei sono troppo pochi, soprattutto nel sud del mondo, dove si muore ancora troppo di parto. Fra le nazioni più virtuose, vi sono Finlandia, Svezia e Norvegia, mentre in Repubblica Domenica il 58% dei parti avviene con il bisturi, seguita da Brasile, Egitto e Turchia. Il perché di tale incremento di cesareo lo si deve a diverse questioni, come ad esempio il fatto che i giovani medici siano più avvezzi a far nascere un bambino con il bisturi piuttosto che in maniera naturale. Inoltre, il medico si sente più tutelato dal cesareo in caso di denunce, rispetto alle complicanze che potrebbero verificarsi con il parto naturale.