Una bambina di due anni è morta all’ospedale di Melfi dopo aver effettuato il vaccino esavalente. Il Ministro della Salute Giulia Grillo ha deciso così di inviare degli ispettore per accertarsi delle dinamiche di quanto accaduto. La bambina era affetta da patologie gravi, ma sul caso ovviamente è stata aperta un’indagine da parte della Procura della Repubblica di Potenza. Inoltre è stata disposta l’autopsia del corpo della piccina. Questa era affetta dalla sindrome di Dravet, cioè una forma di epilessia che di solito viene associata a disturbi dello sviluppo neurologico. Proprio per questi problemi erano diversi i centri che la seguivano con attenzione. Secondo quanto riportato da Il Gazzettino sarebbero stati i sanitari dell’ospedale Bambino Gesù di Roma ad ascoltare i genitori della piccina che chiedevano informazioni proprio sul vaccino. I medici pare abbiano dato parere positivo, sottolineando la necessità di immunizzarla per la debolezza legata alla sua patologia indirizzandoli verso gli Ospedali Riuniti di Foggia.



Il decesso a Melfi

I genitori della bimba di due anni si sarebbero rivolti agli Ospedali Riuniti di Foggia per il ricovero, con l’appuntamento disdetto con la struttura sanitaria che, secondo Il Gazzettino, non avrebbe ravvisato la necessità di un regime di ricovero per eseguire il vaccino. I genitori avrebbero portato quindi la bimba all’ospedale di Melfi dove è stato somministrato il vaccino fornito direttamente dall’Asl. Appena quindici ore dopo la somministrazione la bimba ha iniziato ad avere delle convulsioni con la febbre che è salita improvvisamente. Trasferita nel reparto di terapia intensiva è morta il giorno dopo per un arresto cardiaco. Nel frattempo il sito americano governativo Pubmed ha pubblicato uno studio dal titolo “Immunità alterata da vaccino” dove si spiega che per la sindrome di Dravet il vaccino innesca il primo attacco in circa il 50% dei casi di epilessia.

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