Un lotto di tonno Mareblu in scatola è stato ritirato dal mercato per un difetto di packaging. Si tratta nel particolare di quello in olio di oliva per un possibile difetto in grado non solo di lederne la qualità, ma anche di portare a deterioramento il prodotto. Il consiglio ai consumatori è quello di non consumare precauzionalmente il tonno coinvolto dal richiamo, specificando che si tratta di quello nella confezione da 12 scatole dal peso ognuna di 80 grammi e con data di scadenza 5 gennaio 2023. Al momento però non sono stati forniti dettagli sulle possibili conseguenze nel mangiarlo, ma è stato precisato che una volta riportato al punto di vendita dove è stato acquistato arriverà l’immediato rimborso o la sostituzione. A intervenire in prima persona è stata la ditta Mareblu che venuta a conoscenza di un possibile problema legato all’integrità del suo prodotto non avrebbe esitato nel venire allo scoperto. Va però specificato che in ballo non ci sono altri prodotti Mareblu e altre date di scadenza del tonno in olio di oliva tranne quella fornita.
Altri quattro prodotti coinvolti
Nelle ultime ore sono richiamati anche altri quattro alimenti che hanno fatto scattare un nuovo allarme salmonella, come già accaduto negli scorsi giorni. Tra questi troviamo il pesce spada affumicato di Bernardini Gastone per i lotti 03082018 e 09082018 con scadenza 2/12/2018. Nel mese di ottobre abbiamo visto richiamati prima le uova della Ovo Fcens Soc. sempl e le salsicce a marchio Macelleria Partenzi oltre al noto caso dei croissant Bauli. Il Ministero della salute rimane attivo su questo fronte e al servizio dei consumatori per evitare eventuali epidemie. In questi casi poi si tiene a informare la popolazione su come comportarsi nell’eventuale acquisto di prodotti contaminati o a rischio. Tra gli altri organi scesi in campo nelle ultime settimane c’è anche lo Sportello dei diritti dei consumatori con la figura del presidente Giovanni D’Agata sempre pronto a prendersi carico di queste particolari situazioni.