Alcuni formaggi sono stati ritirati dal commercio su precisa indicazione del ministero della salute, per la presenza al loro interno di Escherichia coli. Per sapere quali sono i formaggi a rischio, vi rimandiamo all’elenco pubblicato qui sotto, nel frattempo, cerchiamo di scoprire meglio questo batterio nocivo per la nostra salute. L’E. Coli si trova di solito nell’intestino degli animali, ma anche in quello umano, e viene utilizzato per la digestione corretta del cibo. Non dovrebbe però trovarsi negli alimenti, visto che l’Escherichia coli, trovandosi appunto nell’intestino, finisce poi nelle feci. Di conseguenza, cibi con la presenza al suo interno di E. Coli, sono sintomo di un prodotto conservato male e venuto a contatto con una superficie non pulita. Il batterio è presente in natura in vari ceppi, e ve ne sono alcuni più dannosi che possono provocare problemi intestinali, e nei casi più gravi, anche malattie mortali come la meningite. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LE INDICAZIONI DEL MINISTERO
I prodotti edibili confezionati negli ultimi tempi sono finiti nel miniro del Ministero della Salute che sta procedendo con il ritiro di diversi lotti per via di potenziali criticità o possibile presenza di batteri. Dopo il caso del tonno in scatola Mareblu a finire sotto osservazione per un possibile rischio contaminazione da Escherichia Coli ci sarebbero la scamorza di latte vaccino a marchio Coop e la scamorza bianca Cuor di Fette marchio Parmareggio. Nei lotti di prodotto ritirati sarebbe stata accertata la presenza del batterio. Il Ministero della Salute ha già indicato i lotti relativi da restituire nel punto vendita dove sono stati acquistati al fine di ottenere il relativo rimborso ed ha anche messo a disposizione un numero verde per poter ricevere ulteriori informazioni. In merito al rischio paventato, in caso di infezione da Escherichia Coli i sintomi sono: nausea, vomito, affaticamento, febbre, dolori addominali, diarrea. Sintomi che tendono a manifestarsi entro 40 ore dall’ingestione degli alimenti sospetti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
RICHIAMATI LOTTI COOP E PARMAREGGIO
Il sito del Ministero della Salute nella sezione dedicata ai richiami di alimenti ha pubblicato un nuovo avviso di ritiro dal mercato di prodotti alimentari per rischio microbiologico. Questa volta riguarda alcuni lotti di scamorza a fette, perché in alcuni campioni analizzati è stata riscontrata la presenza di Escherichia coli. Il richiamo è avvenuto in via precauzionale, in quanto si sospetta una contaminazione della materia prima usata in fase di produzione. Quindi i prodotti non vanno consumati e devono essere restituiti al punto vendita per il rimborso. L’avviso arriva all’indomani della notizia riguardante il tonno Mareblu all’olio d’oliva (confezione da 12 scatolette) , che è stato ritirato “a scopo precauzionale, per potenziale problema di produzione legato all’integrità delle lattine che potrebbe compromettere la qualità del prodotto”, come si legge nel richiamo pubblicato sul sito del ministero della Salute. (agg. di Silvana Palazzo)
CONTAMINAZIONE MATERIE PRIME
Il rischio è che dietro l’allarme Escherichia Coli, per alcuni lotti di scamorza Coop e Parmareggio, ci siano dei deficit sulle materie prime. Questo rischio mette in seria difficoltà le stesse aziende che rischiano in questo caso di avere dei problemi di immagine non indifferente. Il Ministero della Salute ha specificato con un comunicato che chiunque le avesse acquistate potrà riconsegnarle presso il punto vendita dove le ha acquistate e potrà avere direttamente il rimborso. In via precauzionale è stato chiesto ai consumatori di non mangiarle e di evitare che possano essere utilizzate in casa da persone non a conoscenza del fatto. La presenza del batterio in questi lotti è stato ravvisato dalle analisi effettuate dall’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno grazie al rapporto 152853 del 15 ottobre 2018 per l’Asl Na 2 nord. Nelle prossime ore sono attesi comunicati dalle due aziende che hanno sempre dimostrato grande serietà in questo campo. (agg. di Matteo Fantozzi)
ECCO I LOTTI RITIRATI
Alcuni lotti di scamorza bianca a fette a marchio Coop e Cuor di Fette Parmareggio sono state richiamate dal Ministero della Salute. È allerta per la presenza in questi prodotti di Escherichia coli. Si tratta di un batterio Gram-negativo molto diffuso ma non sempre “cattivo”. Non causa danni, anzi collabora alle funzioni fisiologiche in molti organismi, compreso il corpo umano. Ma esistono anche ceppi di Escherichia coli molto pericolosi. Sono quelli che producono verocitotossina o Shiga-tossina (Vtec o Stec), che sono sostanze responsabili di patologie che possono essere molto gravi. Il Ministero della Salute ha fornito i riferimenti relativi ai lotti richiamati con numeri di lotto e scadenza. Per quanto riguarda la scamorza bianca a fette Coop, sono i lotti 25L18341 (08/11/2018) e 25L18345 (12/11/2018). Per il Cuor di Fette Parmareggio si tratta invece dei lotti 25L18345 (12/11/2018) e 25L18345 (17/11/2018).
ALLERTA E. COLI: RITIRATE SCAMORZE COOP E PARMAREGGIO
Il consiglio è di non consumare la scamorza bianca a fette Coop e Parmareggio con i numeri di lotto e le scadenze segnalate e di restituirla al punto vendita d’acquisto per il rimborso. Per ulteriori informazioni, si può contattare Coop al numero verde 800.805580. La scamorza banca a fette è stata prodotta da Parmareggio nello stabilimento di Montecavolo di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia (marchio di identificazione CE IT 08 76). L’avviso di richiamo spiega che la presenza del batterio Escherichia coli produttore di Shiga-tossina (Stec) è stata accertata dalle analisi dell’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno per l’Asl Na 2 Nord (rapporto prova 152853 del 15/10/2018). Come riportato dal Corriere della Sera, alcuni dei lotti sono stati richiamati in via precauzionale, perché si sospetta una contaminazione della materia prima usata durante la produzione.