A riconoscere il suo valore è stata la prestigiosa rivista americana Time, che ha inserito l’italiano Valter Longo tra i 50 scienziati più influenti al mondo. Un onore non da poco, visto che in tale lista compaiono personaggi come Bill Gates, i nuovi premi Nobel per la medicina James Allison e Tasuku Honjo tra gli altri. In Italia, come sempre quando si tratta di personaggi che contribuiscono al bene del mondo, è poco conosciuto, eppure è Direttore del Programma longevità & cancro dell’Ifom (Istituto Firc di oncologia molecolare) di Milano e del Longevity Institute della University of Southern California. Genovese di nascita, 51 anni di età, in particolare ciò che lo ha reso noto nel mondo della scienza è la sua ricerca sulla cosiddetta iuventologia. Ma anche per l’invenzione della “dieta mima digiuno” e per il libro di successo mondiale uscito in Italia per l’editore Vallardi e poi stampato in 14 lingue diverse, “La dieta della longevità”.



VALTER LONGO, CON DIETA MIMA DIGIUNO NELLA TOP 50 DEL TIME

Un suo nuovo articolo sul tema è uscito in questi giorni sulla rivista che si occupa di invecchiamento Aging Cell, nel quale ripropone la sua teoria sulla longevità programmata. Longo spiega che “gli studi dell’invecchiamento sono cominciati migliaia di anni fa, ma si sono quasi sempre focalizzati sul perché invecchiamo e non sul perché rimaniamo giovani”. In sostanza, dice, gli studi si basano sempre sul processo di deterioramento che comincia dopo i 40 o i 50 anni, mentre invece è necessario focalizzarsi su quando il corpo è giovane. Conoscendo questi meccanismi, dice ancora, si potrebbe non solo allungare la vita in modo sano, ma anche giovane. E chi non vorrebbe restare sempre giovane? La sua dieta consigliata starebbe già dimostrando di essere in grado di proteggere vari organi e da varie patologie, ma anche promuovere un rinnovamento cellulare dell’organismo. 



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