Il ritiro dal mercato di un lotto di croissant Bauli per presunta salmonella ha fatto discutere nei giorni scorsi. Ma per la società dolciaria c’è stato un errore: a commetterlo sarebbe stata l’Asl di Salerno. Lo ha comunicato Bauli in riferimento al ritiro del lotto di “Croissant 5 cereali latte” per rischio microbiologico. In una nota ufficiale, Bauli ha fatto sapere «che si è trattato di un errore da parte della Asl di Salerno e del laboratorio che ha effettuato l’esame». I campioni di controllo mantenuti negli stabilimenti Bauli e quelli prelevati originariamente dall’Asl sono stati analizzati da un laboratorio terzo. L’esame ha «rilevato la totale assenza di salmonella nei nostri prodotti», fa sapere Bauli. Anche il contro-campione analizzato dall’Istituto Superiore di Sanità ha dato esito negativo, «confermando quanto abbiamo sempre sostenuto». Nonostante ciò l’azienda ha comunque predisposto il richiamo del lotto segnalato assumendosene l’intero onere.
BAULI CONTRO ASL: “ANALISI SBAGLIATE, CI TUTELEREMO”
Nella nota diffusa, Bauli ha scritto che « non ritiene giusto subire questo grave torto». Ora vuole «tutelare i propri diritti e quelli dei propri consumatori con tutti gli strumenti di legge disponibili affinché situazioni di questo genere non si ripetano più». Tra l’altro l’azienda ha spiegato che era per loro incomprensibile il fatto che «un prodotto da forno, sottoposto a cottura, potesse essere stato anche solo ipoteticamente inquinato dal batterio della salmonella». E infatti all’azienda non risulta che sia mai avvenuto un richiamo di questo tipo per altri prodotti da forno, a differenza di carni, molluschi, uova e spezie. Ma per rassicurare i suoi consumatori è stato predisposto il richiamo del lotto, «pur non condividendo l’avviso pervenuto dal Ministero della Salute». Quel che Bauli non comprende è come sia possibile «che il richiamo sia stato proposto senza verificarne la correttezza determinando panico ingiustificato tra i consumatori e grave danno di immagine ad un’azienda che si è distinta per serietà e qualità nell’arco di quasi cento anni di storia». Per questo motivo l’azienda va all’attacco con l’obiettivo di «tutelare i propri diritti e quelli dei propri consumatori con tutti gli strumenti di legge disponibili».