Le microplastiche nelle feci umane sono uno degli allarmi lanciati da uno studio che proviene dall‘Università di Vienna. Questo ha dimostrato la presenza delle stelle in più del 50% della popolazione mondiale tanto da farci porre delle domande su cosa si mangia. Addirittura tra le plastiche trovate all’interno degli scarti organici è stata trovata anche la PET. Gli studiosi austriaci hanno lavorato in collaborazione con l’Agenzia per l’Ambiente dell’Austria arrivando a confermare quello che gli scienziati sospettavano da diverso tempo. A dirigere lo studio abbiamo trovato un ricercatore molto importante come Philipp Schwabl che ha dichiarato, come riportato da Eco dalle Città, Alcuni particolari: “Le particelle più piccole delle microplastiche sono in grado di entrare all’interno del flusso sanguigno e potrebbero raggiungere anche il fegato”. Ma da dove derivano queste microplastiche? Molte potrebbero essere assorbite dal nostro organismo tramite alcuni prodotti cosmetici, ma anche per esempio da un bagno in mare o dal contatto diretto con la stessa plastica.
Microplastiche nelle feci: 9 materie sulle 10 testate
Lo studio di Vienna ha trovato nelle feci 9 delle microplastiche sulle 10 testate. Si parla di oggetti con dimensioni variabili che is muovono da 50 a 500 micrometri andando ad esaminare gli scarti di 8 partecipanti di cui 5 donne e 3 uomini. La ricerca sarà presentata al Congresso Europeo di Gastroenterologia di Vienna che si terrà oggi, con dei numeri che possono essere considerati davvero spaventosi. Addirittura pare che il 50% della popolazione umana, secondo una stima, soffra di questo tipo di problemi. Tra i tanti materiali trovati c’è anche il PET cioè quella plastica principalmente usata per fare delle bottiglie di plastica. I ricercatori hanno voluto ribadire come questa scoperta possa andare ad accelerare gli studi sulla presenza delle microplastiche nella salute umana.