Il 10% dei casi di tumore al polmone vengono scatenati dal gas radon. A lanciare l’allarme sono i geologi durante il convegno organizzato dal Consiglio nazionale al Cnr di Roma. Significativo è il titolo dato alla conferenza “Radon rischio geologico dalla terra, un pericolo invisibile per la salute. Quanti lo conoscono?”. Al gas radon sono attribuiti circa 3200 casi di tumori al polmone l’anno, non di certo un numero irrilevante considerando che con la giusta sensibilizzazione tutti questi malati potrebbero essere tranquillamente sani. Il gas radon è un elemento chimico che nella tavola periodica viene rappresentato dal simbolo Rn. Si tratta di un gas nobile e radioattivo che è stato scoperto nel 1899. Viene generato dal decadimento alfa dell’uranio ed è decisamente pericoloso per la salute umana se inalato in quantità decisamente importanti. Si tratta inoltre della seconda causa di tumore al polmone, specialmente per i fumatori abituali. L’USEPA di recente ha stabilito che circa 21mila persone muoiono l’anno negli Stati Uniti per il radon residenziale.
Tumori al polmone per gas radon: parla Alessandro Miani
Il Presidente della società italiana di medicina ambientale, Alessandro Miani, si è espresso sul collegamento tra tumori al polmone e gas radon. Questi ha sottolineato, come riportato da Sky Tg 24, che: “Il radon è un gas radioattivo che si lega al particolato presente negli interni. Grazie a questo si deposita poi nei bronchi, negli alveoli polmonari e nei bronchioli”. L’esperto spiega che se questo viene inalato inizia a decadere rilasciando delle radiazioni in grado di interagire con il dna e quindi in grado di dare il via al tumore. Continua: “Se esposti a gas radon il tumore al polmone ha un’incidenza nel nostro paese del 10% con circa 3200 casi l’anno”. Il tutto è stato confermato da studi epidemiologici che confermano come il radon nelle abitazioni possa portare a un incremento stimato tra il 3% e il 14% dei casi di cancro.