Arriva dall’Università di Tor Vergata a Roma una scoperta che potrebbe rivoluzionare il mondo della diabetologia. Pare infatti che l’enzima anti-ossidante perossiredossina-6 sia in grado di proteggere dalla sarcopenia diabetica cioè da quella preoccupante perdita di massa muscolare che colpisce le persone affette da diabete di tipo 2. In questa patologia le fibre muscolari non riescono a rigenerare nuove cellule e quelle di scorta non sono in grado di produrre fibre. Sicuramente è una scoperta importante legata al fatto che questo enzima sia in grado anche di controllare la glicemia. Si tratta dell’ennesimo passo in avanti della scienza, pronta a superare una patologia davvero pericolosa come il diabete che negli anni si è presentato in sempre più casi legati anche all’alimentazione. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA FRUTTA SECCA ABBASSA LA GLICEMIA?

Molto importante nella lotta al diabete è anche l’alimentazione che in alcune occasioni si può considerare determinante. Tra gli alleati dell’uomo in questo caso c’è la frutta secca. Noci, mandorle e altro sono in grado di portare dei benefici in quanto sono fonti importante di acidi grassi essenziali, quelli che il nostro corpo non riesce a produrre da solo. Inoltre producono Vitamina E, proteine, minerali e anche altri antiossidanti. A confermarlo sono i numerosi studi fatti sull’impatto di questi sull’organismo umano. Noci e mandorle sono addirittura in grado di proteggere dal diabete di tipo-2, abbassando verticalmente la glicemia. Inoltre sono in grado di produrre antiossidanti in grado di proteggere il cuore abbassando anche il colesterolo cattivo. Sicuramente però queste devono essere consumate nelle dosi consigliate anche perché sono molto caloriche. (agg. di Matteo Fantozzi)



LA PIEGA DELLA SOCIETÀ MODERNA

Il diabete è ormai la piega della nostra società moderna impegnata ad essere sempre di corsa, mangiare cibi spazzatura e fare poca attività fisica. Da anni ormai si parla di cure per il diabete e di come lo stile di vita possa davvero cambiare e migliorare le cose. Nei giorni scorsi si è tornati a parlare di diete post vacanze ma anche di iscrizione in palestra visto che proprio questo è il periodo giusto per farlo ma, a quanto pare, c’è un altro modo per combattere o tenere sotto controllo la glicemia nel nostro sangue. Le novità arrivano da uno studio tutto italiano che è stato condottore da giovani ricercatori della Società italiana di Diabetologia e che è stato presentato al Congresso  dell’Associazione europea per lo studio del diabete.



IL COLESTEROLO BUONO POTRA’ AIUTARCI?

Il punto centrale dell’intervento e della ricerca è proprio l’Hdl il famoso colesterolo “buono” in grado di aiutare anche rimuovere i grassi dalle arterie e ad evitare la formazione della placca aterosclerotica. Come se questo non bastasse, lo stesso studio ha evidenziato il fatto che potrebbe tenere sotto controllo la glicemia stimolando le cellule beta a produrre insulina ma anche a controllare la secrezione dell’ormone che la fa alzare ovvero il glucagone. Lo studio diretto dal  professor Giorgio Sesti presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro ha tenuto conto di 13 soggetti non diabetici che hanno trovato una relazione tra i livelli di glucagone e quelli circolanti di HDL e potrebbe rappresentare delle novità terapeutiche sia nel diabete di tipo 1 sia di tipo 2.