La polmonite batteria può aumentare del 60% il rischio di infarto, ancora peggio di quella virale che ha delle differenze sostanziali. I ricercatori dell’Intermountain Heart Institute di Salt Like City hanno scoperto come le complicazioni cardiache nel virus batterico siano decisamente più gravi rispetto a quelle della virale. Sono stati messi sotto la lente di ingrandimento ben cinquemila pazienti e la ricerca è stata presentata a Chicago durante il Congresso dell’American Heart Association. I pazienti con una diagnosi di una patologia polmonare batterica hanno il 60% di rischio in più di avere un infarto, un ictus o addirittura morire rispetto a quelli con un’infezione virale. Sicuramente è una notizia interessante che arriva alla vigilia di un appuntamento importantissimo a livello medico, la Giornata mondiale contro la polmonite. Arrivata alla decima edizione questa è organizzata dall’Oms insieme all’Unicef.
La polmonite batterica aumenta rischio d’infarto: la differenza con la virale
Il rischio di infarto di fronte alla polmonite batterica ci porta a cercare di capire la differenza con una patologia virale. Il ricercatore J.Brent Muhletein ha sottolineato in merito: “Abbiamo sempre saputo che la polmonite era un fattore di rischio per dei problemi cardiaci come per esempio un attacco di cuore. Quello che non sapevamo era quale tipo fosse più pericolosa. Questo studio ha reso tutto più chiaro. I medici potranno così monitorare meglio i pazienti e concentrarsi sulla riduzione di ogni tipo di rischio”. La differenza tra le due patologie è evidentemente che una deriva da un batterio mentre l’altra da un virus, una differenza che sembra labile ma che invece è sostanzialmente importante sotto diversi punti di vista. L’obiettivo deve essere sempre e comunque quello di rivolgersi a un medico e di affrontare le giuste cure già alla comparsa dei primi sintomi.