Un farmaco per il diabete sembra proteggere il cervello evitando o diminuendo le possibilità di Alzheimer nel soggetto già malato di una grave patologia. Quello che viene da chiedersi da questa scoperta dunque è se esista una correlazione tra le due malattie che sembrano all’apparenza totalmente slegate. Sono moltissime le persone che dopo essersi ammalate di diabete di tipo 2 si ritrovano a contrarre anche il morbo di Alzheimer. Diverso tempo fa già i ricercatori dell’Icahn School of Medicine del Mount Sinai di New York avevano scoperto che il cervello dei malati della patologia cognitiva avevano subito anche un trattamento per il diabete e avevano così visto la patologia cerebrale ridotta. Stavolta però si è andati ancora più a fondo di quanto fatto da Vahram Haroutunian che ha guidato lo studio newyorkese in precedenza. Si è lavorato ora sull’identificazione di percorsi specifici che potrebbero andare a spiegare quali sono le vere correlazioni tra le due malattie.



Alzheimer, farmaco per il diabete protegge il cervello: la nuova ricerca

Si è lavorato sull’Alzheimer per cercare di capire, tramite un nuovo studio, la sua correlazione con il diabete di tipo 2. La scelta è stata quella di isolare capillari cerebrali dai tessuti nervosi di trentaquattro individui che avevano entrambe le patologie e che avevano per ambedue ricevuto delle cure. Gli studiosi hanno deciso di concentrarsi sulle cellule endoteliali che si trovano all’interno dei vasi sanguigni. Queste formano una vera e propria interfaccia tra il sangue che circola e la parete del vaso. Si è passati poi al confronto tra chi aveva avuto questa patologia e trenta persone che avevano avuto l’Alzheimer ma non il diabete e 19 che invece non avevano avuto nessuno dei due problemi. I risultati alla fine ci hanno dimostrati che i pazienti che avevano avuto sia diabete che Alzheimer avevano la metà dei segni molecolari della malattia rispetto a chi aveva avuto solo la patologia cognitiva e non il diabete.

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