Uno degli scienziati del National Toxicology Program, John Bucher, ha parlato in merito alla scoperta legata alla correlazione tra cancro e cellulari. Questi ha specificato: “Crediamo che la correlazione tra Radiazioni a radiofrequenza (RFR) e tumori è reale, almeno nei ratti maschi“. Questa evidenza non ci porta a una certezza in merito a possibili ripercussioni degli smartphone sugli esseri umani. I ricercatori hanno voluto sottolineare con attenzione infatti come non ci siano correlazioni con questi esperimenti e gli evidenti rischi che corrono gli esseri umani. Di certo però c’è bisogno di fare alcune riflessioni importanti, con gli studiosi che dovranno andare avanti nel cercare di capire quali possono essere i problemi vissuti dagli esseri umani in merito alle radiazioni da smartphone. Saranno necessarie ulteriori evoluzioni con magari anche alcuni tentativi per rendere i dispositivi mobili meno pericolosi. (agg. di Matteo Fantozzi)



Preoccupazione tra i consumatori

Il cellulare fa venire il cancro? Questa domanda ce la siamo posti tutti prima o poi, in un’epoca dove chiunque passa molto tempo incollato al suo smartphone. Ora ci sono delle evidenze che sicuramente creano preoccupazione tra i consumatori con l’agenzia pubblica statunitense “National Toxicology Program” che ha pubblicato i dati di una ricerca molto interessante. Questa ha utilizzato come cavie 3mila tra ratti e topi ed è costata ben 30 milioni di euro in 10 anni di studio. L’unico deficit è legato al fatto che la tecnologia di cellulari presi in esame è quella dei 2G e i 3G che ormai è diventata desueta. Da questo studio l’unica cosa apparsa evidente è un tumore maligno del cuore aumentato del 5-7% nei ratti maschi esposti alle radiazioni. Questo cancro però non è comparso nelle femmine di ratto e nei topi. Sono diverse poi le altre evidenze che hanno creato molta preoccupazione e obbligheranno ad ulteriori studi.



Il cellulare fa venire il cancro? “Ci sono evidenze”: tutti i particolari

Nello studio sui cellulari e il cancro non sono emersi dati certi per il tumore al cervello anche se nei ratti maschi si è visto un aumento leggero dei gliomi. Al momento però non si è verificato negli uomini un aumento di tale patologia da quando gli smartphone sono diventati così diffusi. L’agenzia che ha effettuato lo studio intanto ha consigliato di utilizzare vivavoce o auricolari, limitando comunque il tempo di utilizzo. È stato comunque sottolineato anche come l’esposizione delle cavie è decisamente diversa rispetto a quella che si può verificare negli uomini. Sono diversi i motivi dunque per andare ad approfondire lo studio con ulteriori analisi, cercando di capire se quanto emerso sarà palese anche per gli uomini. La speranza però è quella di arrivare a utilizzare gli smartphone senza aver paura di possibili conseguenze.

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