Togliere le tonsille ai bambini spesso può essere inutile, ce lo dice uno studio che arriva dall’Inghilterra. I ricercatori dell’Università di Birmingham hanno scoperto come ben sette interventi di tonsillectomia su otto siano totalmente inutili o quantomeno evitabili. Lo studio è arrivato su un totale di ben 1.6 milioni di cartelle cliniche scritte tra il 2015 e il 2016 nel Regno Unito da 700 medici. Sui 18mila bambini a cui erano state tolte le tonsille solo l’11.7% provava un dolore tale da poter giustificare l’operazione. A guidare lo studio c’è il Professore di Salute pubblica e medicina di base Tom Marshall e questi è arrivato alla pesante affermazione che ben 32500 bambini ogni anno subiscono operazioni inutili con un costo per lo Stato stimabile attorno ai 37 milioni di sterline. I risultati di questo studio sono stati pubblicati direttamente sul British Journal of General Pratice. Questo ha mostrato come solo il 12.4% aveva dimostrato 5-6 episodi l’anno di problemi alle tonsille, il 44% appena da 2 a 4 mentre il 9.9% aveva affrontato il problema una sola volta l’anno.
Togliere le tonsille ai bambini è inutile? La loro importanza
Le tonsille si tolgono molto meno rispetto al passato, ma uno studio inglese ha dimostrato come fin troppe tonsillectomie vengano effettuate in contesti dove si potrebbero evitare. Ma a cosa servono le tonsille? Soprattutto per i bambini sono molto importanti perché proteggono l’apparato respiratorio da microrganismi che potrebbero essere nell’aria. Questi sarebbero infatti in grado di creare delle infezioni, se non fossero fermate dalle tonsille. Presenti nel cavo orale spesso però vanno incontro a infiammazioni, le note tonsillite, e inducono i medici a sottoporre i bambini all’operazione di rimozione senza rendersi conto che invece ci sarebbero altre opzioni per curarle. Di fatto con l’operazione si toglie poi successivamente un filtro importante per la salute dei più piccoli, senza valutare vie alternative rispetto a quella appunto dell’intervento chirurgico.