Pillola del giorno dopo “da usare solo per emergenze”: scontro a Verona tra la Federfarma e Non una di meno (Nudm): l’associazione ha ha distribuito in centro città e alla stazione «alcune bustine che contenevano delle caramelle di zucchero (esplicitamente indicate come tali) e un foglietto informativo sui metodi contraccettivi e sulla legge 194, che in Italia consente alle donne di non morire di aborto», ma è arrivata la replica veemente dell’associazione titolari di farmacia. Arianna Capri, vicepresidente di Federfarma, ha commentato: «Già siamo preoccupati per l’ “abitudine all’utilizzo da parte delle giovani donne di questo contraccettivo che dovrebbe essere solo ed esclusivamente emergenziale e sinceramente non ci sembra il caso di parlare per strada e senza il dovuto supporto tecnico scientifico di un argomento che coinvolge a pieno la salute della donna – continua Arianna Capri – apportando una massiccia carica ormonale non certo priva di importanti controindicazioni», le sue parole riportate da Repubblica.



PILLOLA DEL GIORNO DOPO, L’APPELLO DI FEDERFARMA

Le recenti statistiche hanno evidenziato che una 15enne su cinque fa uso della pillola, senza dimenticare che a partire dal 2016 la ricetta non è più obbligatoria per le maggiorenni. Federfarma prosegue: «Nel monitoraggio divulgato un mese fa e condotto da Federfarma Verona in 84 farmacie di tutta la provincia a cavallo dell’entrata in vigore della cosiddetta liberalizzazione alle donne maggiorenni della ‘pillola del giorno dopo’ è emerso un aumento delle vendite del 700% del principio attivo ulipristal acetato che è stato liberalizzato soltanto per le over 18, mentre per le minorenni è necessaria la ricetta medica non ripetibile». E evidenzia: «Nei nostri interventi didattici nelle scuole rileviamo quanto, soprattutto per la fascia di età degli alunni che frequentano le secondarie di secondo grado, sia necessaria la corretta informazione sui farmaci Sop (senza obbligo di prescrizione) che spesso vengono interpretati come più leggeri e fruibili».

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