Il batterio killer è stato isolato nel reparto di cardiochirurgia degli Spedali Civili che si trova a Brescia. La scoperta è stata fatta durante uno dei tanti controlli che si effettuano per tutelare i pazienti con dei macchinari specifici e la notizia è stata riportata da Il Giornale di Brescia. Il batterio killer ha causato due morti a Reggio Emilia, ma a Brescia per fortuna non ha portato a casi di infezione. Questo si trovava all’interno del macchinario che si utilizza per la circolazione extracorporea durante gli interventi a cuore aperto, quando l’organo vitale viene fermato e il sangue continua a circolare nell’organismo grazie proprio al macchinario. Una strumentazione che si usa da moltissimi anni proprio per in questo tipo di intervento e che non dovrebbe essere di certo fonte di danni permanenti o addirittura letali nei pazienti. Sono al momento al vaglio diverse altre strutture per capire le motivazioni di queste ripetute infezioni. (agg. di Matteo Fantozzi)



134 cartelle sotto controllo

Cresce l’allarme per un batterio killer in grado di provocare delle infezioni, talvolta letali, in sala operatoria. Sono stati messi in moto controlli su circa 134 cartelle cliniche su pazienti sottoposti a interventi di cardiochirurgia con un macchinario considerato responsabile. L’indagine deve ancora partire, ma si sta già lavorando per cercare di capire qualcosa in più di quanto accaduto in Emilia-Romagna dove sono morte due persone a causa dell’infezione da Micobatterio Chimera, Mycobaterium chimaera. Il Ministero della Salute ha messo in moto la Regione, per cercare di venire a conoscenza di tutti i pazienti infettati dal virus dal 2010 al 2018. Morti sono stati segnalati anche in Veneto dove sono venute a mancare ben sei persone. Su questo si sta muovendo la Procura di Vicenza dopo che è stato presentato un esposto in seguito alla morte di un anestesista del San Bortolo avvenuta il 2 novembre scorso.



Il batterio killer, infezione in sala operatoria: parla Sergio Venturi

L’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi ha parlato in merito al caso del batterio killer che causa infezioni in sala operatoria. Come riportato dal Corriere di Bologna questi ha specificato: “Abbiamo avuto due casi di decessi causati dal batterio killer al SWalus Hospital di Reggio Emilia. I casi li abbiamo segnalati al Ministero della Salute quest’estate, mentre altri due casi sospetti ci hanno portato a fare delle verifiche. Si tratta di eventi molto rari che fanno pensare che tutto sia legato a un lotto particolare di macchinari. Comunque stiamo facendo tutto quello che è necessario per essere sicuri che non ci saranno altre infezioni“. Sotto osservazione ci sono diversi macchinari di circolazione extracoroporea, i pazienti chiamati in causa sono stati sottoposti tutti a interventi di cardiochirurgia dove questo procedimento è obbligatorio quando si devono effettuare operazioni a cuore fermo.

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