La demenza, o Alzheimer, definita senile perché colpisce soprattutto le persone di una certa età, non è purtroppo guaribile, la si può soltanto rallentare. Secondo uno studio effettuato da alcuni ricercatori dell’università di Sydney, un aiuto in questo senso può arrivare da una dieta adeguata. Un ridotto quantitativo di proteine e un alto apporto di carboidrati ad esempio, secondo quanto pubblicato sulla rivista scientifica Cell Reports, può avere una rilevanza fondamentale per favorire il buon funzionamento del cervello.



ALZHEIMER, DIETA CONTRO LA DEMENZA SENILE

E’ la prima volta che una dieta a basso contenuto proteico e ad alto contenuto di carboidrati viene indicata per questa patologia. In Giappone in realtà si era già arrivati a una constatazione del genere: esiste infatti una dieta composta per il 9% da proteine (pesce magro, soia, vegetali e pochissima carne bovina). Lo studio australiano è stato condotto su alcuni topi alimentandoli con carboidrati complessi derivati dall’amido e le proteine della caseina del formaggio e del latte. E’ stato quindi studiato l’effetto sull’ippocampo, quella area del cervello dove è contenuta la memoria e l’apprendimento, che è anche  la prima a deteriorarsi in caso di malattie neurodegenerative. La dieta ha dimostrato che la salute del cervello dei topi migliorava.

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