L’aumento delle infezioni negli ospedali italiani è dovuto ai virus che sono resistenti agli antibiotici. Il tesoriere della Simit (Società italiana malattie infettive e tropicali), Marco Tinelli, ha parlato come riportato da Help Consumatori per specificare: “La gestione della antibiotico-resistenza e le conseguenze a questa legata rimangono uno dei problemi più importanti, se non il principale, della salute pubblica dell’Italia”. Tinelli ha aggiunto anche che serve un’azione del Governo costretto a mettere mano ai cordoni della borsa per non far rimanere il nostro paese in questo campo fanalino di coda dell’Europa con rischi acclarati per tutti i cittadini. Intanto l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) evidenzia come nel mondo si verifichino oltre 670mila casi di infezione che portano a oltre 30mila decessi e quasi 900mila casi di disabilità. Purtroppo il 63% di questi casi è da attribuire a infezioni correlate all’assistenza sociosanitaria.
Aumentano le infezioni negli ospedali: la situazione in Italia
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) si è esposta sulle infezioni ospedaliere, sottolineando come queste siano più gravi di tante altre patologie non infettive. Sui nove milioni di ricoveri in ospedale ogni anno si arriva da 450mila a 700mila casi di infezione ospedaliera che sono circa il 5-8% di tutti i ricoveri avvenuti nel nostro paese. Dal 2 al 5 dicembre è previsto a Torino un congresso Simit che affronterà proprio questo tema. Negli ultimi dieci anni le infezioni nei reparti medici sono salite addirittura a 12.4 casi ogni 100mila dimissioni, basti pensare che nel 2007 erano 6.9. Si tratta dunque di un aumento del 79%. Sono numeri che fanno paura e devono assolutamente invitare a riflettere con grande attenzione. La Simit ha spiegato come in gran parte questo aumento sia legato all’utilizzo eccessivo di antibiotici, soprattutto i chinoloni come ciprofloxacina e levofloxacina.