La dieta del piatto unico è nata da uno studio dei nutrizionisti dell’Harvard School of Public Health. Questi hanno ideato un regime alimentare bilanciato che possa favorire rapidamente un dimagrimento. Ovviamente si lavora per cercare di evitare che ci possano essere delle complicazioni negative proprio all’organismo. La dieta viene chiamata anche come quella del “piatto unico bilanciato” e permette di avere delle ripercussioni decisamente positive se studiata insieme al medico personale. Non si deve infatti sottovalutare la presenza di altre patologie che possano essere negativamente influenzate da quello che si mangia. La dieta è molto semplice da seguire anche perché è molto leggera. Si basa su un regime ipocalorico e quindi porta a cercare di assumere meno calorie riuscendo comunque ad ottenere un senso di sazietà quando ci si alza poi da tavola. (agg. di Matteo Fantozzi)



Cos’è e come funziona?

La dieta del piatto unico è uno dei regimi alimentari più interessanti dell’ultimo periodo anche perché consente un dimagrimento rapido senza grandissimi sacrifici. Come in tutte le diete però bisogna stare attenti alla condizione di salute di partenza, alcune patologie infatti rendono addirittura pericoloso scendere a determinate condizioni. Il consiglio è dunque quello di riferirsi in ogni caso a un medico di riferimento prima di iniziare la dieta. Questa è consigliata a chi ha bisogno di perdere del peso in pochissimo tempo, ovviamente la dieta del piatto unico non si prolungherà dunque a un periodo protratto nel tempo. I numeri parlano di 5 chilogrammi in 5 giorni che però si rischia di riprendere subito se si torna a mangiare come si faceva in precedenza alla sospensione dei cinque giorni di dieta. L’ideale sarebbe, dopo aver perso peso, provare a trovare un equilibrio e mangiare in maniera regolare.



Dieta del piatto unico, cosa si mangia?

Cosa si mangia durante la dieta del piatto unico? L’obiettivo del regime alimentare è quello di assumere in un solo piatto tutti i nutrienti utili per il nostro organismo. Si arriva così a consumare insieme carboidrati, proteine, fibre e grassi pochi ma buoni. Ovviamente anche questi alimenti devono essere bilanciati nella maniera corretta, evitando di andare a esagerare da una parte con i grassi o comunque non provare senso di sazietà alla fine del pasto. La giornata si divide in tre pasti principali più due spuntini per un totale nell’arco delle 24 ore di 1000 kcal. Tra le curiosità che offre questo regime alimentare c’è il fatto che non si deve nemmeno pesare nulla, ma far rientrare tutto all’interno di un piatto senza ovviamente andare ad esagerare e a gonfiarlo troppo. Tra i consigli c’è quello di sfruttare i spuntini per stimolare il metabolismo e ovviamente fare anche attività fisica.

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