Ha dell’incredibile la storia di John, ragazzo newyorchese di 19 anni che ha rischiato di morire schiacciato dalle sue stesse ossa. Tutto ha inizio all’età di 5 anni, quando la schiena del piccolo John comincia a piegarsi su due curve: è l’effetto di una grave e dolorosa scoliosi che gli ha deformato la colonna vertebrale, formando una sorta di punto interrogativo. La domanda vera, però, è stata per anni un’altra: come sopravvivere in queste condizioni? E la risposta è arrivata grazie ad un intervento chirurgico correttivo durato 13 ore al New York Presbyterian Hospital, che oggi gli consente di reggersi finalmente in piedi e di camminare sulle proprie gambe. Come riportato dal Corriere della Sera, nel corso dell’operazione i medici gli hanno letteralmente tirato e raddrizzato la colonna vertebrale. Non un risultato così scontato, si intenda: basta dire che fin dal manifestarsi della malattia, John ha dovuto subire 18 interventi, in pratica uno ogni 6 mesi.



JOHN, L’INTERVENTO ALLA SCHIENA CHE GLI HA SALVATO LA VITA

La situazione è iniziata a precipitare durante la pubertà, quando lo sviluppo accelerato del corpo di John ha portato la schiena ad assumere una contorsione sempre più grave. Ma i problemi non erano evidentemente soltanto di natura estetica o legati alla vita quotidiana: ad un certo punto tra scoliosi e cifosi ad essere a rischio è stata la stessa sopravvivenza di John. Un giorno di due anni fa la madre ha infatti notato una macchia di sangue sulla maglietta: era il sintomo dello spostamento delle barre inserite nella sua schiena che lo avevano bucato. Il dottor Lawrence Lenke, del New York Presbyterian Hospital, ha spiegato che la schiena del paziente era piegata di 140 gradi e la pressione esercitata dalle ossa stava pericolosamente comprimendo cuore e polmoni, al punto che ormai John faticava a respirare. Da qui la decisione di intervenire definitivamente l’8 dicembre del 2016 con un’operazione che ha fornito a John una spina dorsale nuova, con tanto di nervi e circolazione sanguigna perfettamente funzionanti. Un miracolo della medicina? Non sembra esagerato definirlo tale che se si pensa che 3 giorni dopo l’intervento John camminava da solo, finalmente eretto.

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