Con l‘intervento record di Padova per asportare un tumore dal cuore senza aprire il torace si conclude un 2018 di grandissimi successi in campo medico per il Veneto. Proprio il governatore della regione Luca Zaia ha descritto l’anno concluso ieri come dodici mesi pieni di successo. Sono diversi infatti gli interventi all’avanguardia compiuti nella regione a nord-est del nostro paese. Ultimo e più importante quello appunto effettuato su un paziente anziano a cui è stato asportato un tumore dal cuore in maniera rivoluzionaria, perché non si è praticata la classica incisione dello sterno, passando dall’inguine e lavorando con delle metodologie totalmente all’avanguardia. La speranza è che nell’anno nuovo, il 2019, si possa compiere l’ennesimo salto in avanti per raggiungere dei risultati molto importanti per tutto il mondo. Di certo l’Italia sa di poter contare su una regione in grado di puntare sulle eccellenze in campo medico. (agg. di Matteo Fantozzi)
I PROGRESSI SCIENTIFICI
L’intervento rivoluzionario di Padova, dove grazie a una tecnica innovativa è stato asportato un tumore al cuore senza aprire il torace, segna l’ennesimo passo in avanti dal punto di vista scientifico. E non è il primo segnale: appena due mesi fa, il 7 novembre del 2018, un paziente 64enne colpito da pseudo-aneurisma al ventricolo sinistro è stato operato con successo con la tecnica innovativa, senza ricorrere ad anestesia o chirurgia tradizionale. L’intervento, eseguito dall’equipe di emodinamica dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso, ha meritato il primo posto come miglior caso clinico al congresso della Società Italiana di Cardiologia, come sottolinea Fanpage. Lo pseudo-aneurisma stato chiuso con una sorta di “molletta” introdotta attraverso l’arteria femorale della gamba e applicata con una piccola sonda: il paziente è stato successivamente dimesso dal nosocomio in buona salute. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
IL BISTURI FINISCE IN CANTINA?
L’intervento record di Padova, dove senza aprire il torace si è asportato un tumore dal cuore, potrebbe aver destinato il bisturi a finire in cantina perché obsoleto. Le nuove strumentazioni hanno fatto capire che aprire il meno possibile il corpo umano durante le operazioni è motivo che garantisce maggiori possibilità dell’operazione. Le arterie sono già sfruttate come vie di accesso a diversi organi e per fare diversi interventi che in passato si dovevano fare passando da torace o addome. La laparoscopia ha permesso di lavorare all’interno dell’organismo umano, riuscendo ad accedere agli organi solo tramite un piccolo foro. Le sonde poi vengono comandate tramite un vero e proprio robot che è addirittura più preciso di quanto può esserlo la mano umana. La speranza è di arrivare a un mondo dove i chirurghi saranno in grado di operare direttamente da una sala tramite un computer, con il paziente in grado di tornare a casa dopo poche ore da un grande intervento al cuore, come in fondo è accaduto a Padova. (agg. di Matteo Fantozzi)
LE PROSPETTIVE FUTURE
Quali sono le prospettive future che apre l’operazione record di Padova dove è stato asportato un tumore dal cuore senza aprire il torace? L’approccio chirurgico microinvasivo permetterebbe di asportare delle masse intracardiache senza nemmeno fermare il cuore e abilitare la circolazione extracorporea come accadeva in passato. L’unica incisione sarà quella effettuata all’inguine con il minimo dei rischi anche a livello di infezioni. L’innovazione deriva dalla modalità ECMO e consente di lavorare con aspirazione della massa tumorale e stabilizzazione nel corso della stessa operazione. Certo c’è da dire che interventi chirurgici di tale portata possono essere realizzati solo ed esclusivamente in centri altamente specializzate che hanno a disposizione delle tecnologie da considerare all’avanguardia. Ovviamente serve anche personale altamente qualificato per eseguirla e una collaborazione multidisciplinare che può portare ad affrontare ogni possibile difficoltà sul tavolo operatorio. (agg. di Matteo Fantozzi)
OPERAZIONE TRADIZIONALE IMPOSSIBILE
L‘intervento record avvenuto a Padova ha visto asportare un tumore al cuore senza aprire il torace. L’operazione tradizionale era impossibile anche perché di fronte a un uomo di 77 anni che avrebbe in quel caso rischiato davvero molto. Operare senza aprire lo sterno ha quindi ridotto al minimo le possibilità di complicazioni durante l’intervento chirurgico. Il decorso post-operatorio è stato molto semplice per l’uomo che è pronto a tornare a casa con il problema vissuto in questo periodo, e che l’aveva portato in terapia intensiva, da considerarsi completamente superato. Ora probabilmente saranno molti gli specialisti che cercheranno di seguire quanto fatto a Padova. Vedremo se questa tipologia di interventi sarà estendibile anche ad altri problemi e non solo quindi per i tumori. Al momento non sono arrivate informazioni utili in merito con i ricercatori che però sono già a lavoro. (agg. di Matteo Fantozzi)
IN CAMPO UN’EQUIPE DI 28 PROFESSIONISTI
L’operazione di Padova è sicuramente un passo importante della scienza, visto che si è asportato un tumore dal cuore a torace chiuso. All’opera abbiamo visto 28 specialisti sotto l’attenta guida del direttore del reparto di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Padova Gino Gerosa. Sicuramente per un intervento così importante è servita un’equipe multidisciplinare, in grado di lavorare su diversi aspetti contemporaneamente. Erano presenti in sala operatoria cardiochirurghi, urologi, anestesisti e altri specialisti che si sono alternati nello svolgere l’intervento che è durato ben tredici ore. Il paziente è un 77enne che è stato ricoverato in terapia intensiva e in meno di ventiquattro ore si è svegliato con un decorso post operatorio senza particolari complicazioni. A breve sarà dimesso dall’ospedale per tornare alle sue attività giornaliere dopo essere stato il primo sottoposto a un intervento del genere al mondo. (agg. di Matteo Fantozzi)
TUTTI I VANTAGGI DI NON APRIRE IL TORACE
A Padova è stato svolto un intervento senza precedenti con l’asportazione di un tumore al cuore senza aprire il torace. Quali sono i vantaggi di non tagliare lo sterno? Sembra molto banale, ma tra questi quello più immediato è il dolore. E’ chiaro che questo parametro non è di rilevanza, in quanto è più importante mettersi nelle condizioni ideali per fare l’operazione a costo di far sentire più dolore al paziente. Certo però se si può risparmiare questo senza peccare in efficienza è sicuramente meglio. Gli interventi a cuore aperto si effettuano con l’incisione dello sterno, un’operazione molto dolorosa al risveglio per il paziente che per mesi può accusare forti dolori nel respirare e tossire. Il secondo vantaggio è quello di esporre il corpo a minor contatto con l’atmosfera e quindi con agenti patogeni. Per quanto possa essere sterilizzata una sala operatoria gli organi esposti durante un intervento sono sempre e comunque a rischio infezione per il contatto proprio con l’aria esterna. Infine ci sono anche meno complicazioni derivanti dai tanti problemi post operatori causati proprio dall’apertura del torace. (agg. di Matteo Fantozzi)
A PADOVA IL PRIMO INTERVENTO AL MONDO
Togliere un tumore dal cuore senza aprire il torace: ora è possibile. Lo dimostra l’intervento effettuato a Padova da una task force di specialisti che hanno rimosso il tumore renale esteso al cuore aspirandolo, quindi senza aprire il torace di un paziente di 77 anni. È la prima volta al mondo per un intervento del genere. Il paziente era affetto da numerose patologie ed era stato già sottoposto ad operazione di triplice by-pass aorto-coronarico. Dall’esame ecografico e dalla Tc addominale è stato scoperto un tumore al rene destro esteso fino al cuore. In questi casi si procede con l’asportazione del rene coinvolto dal tumore con l’apertura dell’addome e la rimozione del trombo-tumore dal cuore con l’apertura del torace e del cuore attraverso l’ausilio del bypass cardiopolmonare totale. Questo approccio era proibitivo nel caso specifico del paziente, quindi i medici hanno optato per la tecnica innovativa mininvasiva. Come riportato dal Corriere della Sera, l’intervento è durato 12 ore: il tumore è stato rimosso dall’interno del cuore, senza aprire il torace, a organo battente, senza l’ausilio del bypass cardiopolmonare totale.
TUMORE RENE-CUORE “ASPIRATO” SENZA APRIRE TORACE
Gli urologi hanno aperto l’addome e isolato la vena cava inferiore e del rene mentre i chirurghi epatobiliari hanno isolato il fegato. Quindi, come riportato dal Corriere della Sera, gli specialisti hanno operato contemporaneamente per asportare il rene, rimuovere il trombo-tumore della vena cava e per prevenire l’embolia polmonare causata da eventuali embolizzazioni di materiale neoplastico. «La prima mondiale portata a compimento con successo da una task force di chirurghi dell’Azienda ospedaliera di Padova chiude nel migliore dei modi un anno di successi della sanità veneta e costituisce un viatico di progresso scientifico non solo per il 2019, ma per gli anni a venire». Questo il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, riguardo l’eccezionale intervento che ha coinvolto 28 professionisti. Il nuovo anno si aprirà dunque con una nuova frontiera varcata. «La caratteristica di questi straordinari professionisti, oltre alle ben note capacità cliniche e chirurgiche – aggiunge Zaia – è quella di non arrendersi mai, cercando giorno dopo giorno qualcosa in più del giorno prima per aiutare i malati, più o meno gravi essi siano».