L’influenza non ha ancora raggiunto il suo picco, ma stando agli ultimi dati diffusi sul web sarebbero già mezzo milione gli italiani costretti a letto. Nulla di allarmante comunque, visto che i numeri sono perfettamente in linea con le medie del periodo degli scorsi anni, così come è emerso dal Congresso della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie. Al momento, le regioni più colpite sono quelle del nord, leggasi in particolare Piemonte, Lombardia e Liguria, anche perché il freddo si è già fatto sentire negli scorsi giorni. Picchi di influenza anche al centro, leggasi Toscana e Abruzzo, mentre al sud risulta essere la Sicilia la regione dove si sono verificati più casi di influenza. La scorsa settimana si sono registrati ben 138mila ammalati, mentre al termine della stagione si calcola che le persone colpite saranno più di 5 milioni, con un picco massimo che dovrebbe essere previsto attorno alla fine del mese di dicembre, inizio di gennaio.



INFLUENZA, MEZZO MILIONE DI ITALIANI A LETTO

Per ovviare al problema, si può chiaramente ricorrere al vaccino anti-influenzale, una pratica molto diffusa in Italia soprattutto fra i lavoratori più a rischio come quelli a continuo contatto con la gente. A riguardo ne ha parlato Claudio Cricelli, il presidente della Fimmg, federazione italiana medici di famiglia, che ha sottolineato alcuni problemi di organizzazione che si sono verificati in queste settimane: «I ritardi nella consegna dei vaccini e altri disguidi – si legge su NotizieOra.it sono anche causati dal fatto che le gare, per l’acquisizione di questi presidi sanitari, sono biennali. Risulta quindi difficile riuscire ad avere il numero corretto di vaccini perché ogni stagione coinvolge una quota diversa di popolazione. Se vogliamo concretamente aumentare le percentuali di immunizzazione vanno migliorati questi aspetti organizzativi. Ciò nonostante la campagna vaccinale prosegue con buoni risultati. Registriamo, con soddisfazione, una rinnovata fiducia da parte dei cittadini». I medici raccomandano vivamente la vaccinazione, in particolare per anziani, bambini, donne in gravidanza, diabetici e persone affette da problemi cardiaci.

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