Sono sicuro che sia il secolo giusto. Nel 2050 l’immunoterapia sarà in grado di sconfiggere ogni tipo di tumore“. A dirlo non è un inguaribile ottimista fiducioso nel progresso, bensì un signore di nome Tasuku Honjo, professore della Kyoto University, premio Nobel per la Medicina 2018 insieme a James P. Allison del M.D. Anderson Cancer Center. Nel corso di una conferenza stampa al Karolinska Institutet di Stoccolma, il professore giapponese ha spiegato che dietro l’immunoterapia anti-cancro “ci sono almeno 20 anni di ricerca e oggi alcune persone sono curate completamente“. Come riportato da Adnkronos, il collega texano si è detto sicuro che il suo Ctla4 e il Pd-1 di Honjo siano “le due molecole più interessanti” nella strategia di scatenare le difese immunitarie contro il cancro: “In futuro arriveranno combinazioni che possono lavorare insieme per superare i problemi legati alla chemioterapia. Penso a un approccio immunitario che consenta di uccidere le singole cellule malate. La chemio in alcuni tipi di cancro funziona, ma in altri meno e ha effetti sull’organismo“. Non resta che aspettare i prossimi 32 anni e sperare che i due abbiano ragione…(agg. di Dario D’Angelo)



Tumori sconfitti entro il 2050 con l’immunoterapia: la scommessa dei Nobel

Ogni tipo di tumore potrebbe essere sconfitto entro il 2050 grazie all’immunoterapia a rivelarlo è il premio Nobel per la medicina 2018 Tasuku Honjo. Questi è uno specialista dell’Università di Tokyo che ha diviso il prestigioso premio con James P.Allison dell’Anderson Cancer Center. Come riportato da Ansa Honjo ha sottolineato: “Sono quasi sicuro che entro il 2050 riusciremo a sconfiggere ogni tipo di tumore con l’immunoterapia. Se non riusciremo ad eliminare ogni tipo di tumore potremo comunque riuscire a bloccarli, impedendo loro di continuare a crescere“. Si tratta di dichiarazioni molto importanti per il campo della medicina, con lo specialista che ha deciso di sbilanciarsi anche grazie alle prove scientifiche arrivate dai suoi recenti esperimenti. L’obiettivo rimane quello di costruire un percorso che possa permettere alla scienza di prolungare la vita del genere umano, sconfiggendo definitivamente quello che risulta essere il male del secolo.



Tumori sconfitti entro il 2050 con l’immunoterapia: l’incontro tra Honjo e Allison

Tasuku Honjo e James P.Allison si sono incontrati a Stoccolma durante l’incoronazione per il Premio Nobel per la medicina 2018. I due pionieri dell’immunoterapia si sono dunque incontrati pubblicamente per la seconda volta dopo che nel 1982 in Texas il giapponese propose al collega americano di collaborare. A spiegarlo è lui stesso: “Da quel momento non ci siamo più visti, nonostante non ci sia mai stata competizione tra di noi le nostre ricerche negli anni sono andate avanti in maniera complementare”. Seguendo delle strade diverse negli anni i due sono riusciti ad arrivare a dei risultati davvero molto rilevanti. L’obiettivo comune dei due scienziati è quello di riuscire a distruggere i tumori grazie a un’arma importante e in grado di evitare le controindicazioni di chirurgia, radioterapia e chemioterapia. La strada per sconfiggere i tumori rimane molto lunga e tortuosa, ma fissare già una data di scadenza per quella che è una patologia in grado di uccidere non può che far ben sperare.

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