Talco cancerogeno, Johnson & Johnson deve risarcire 25 milioni a Joanne Anderson, donna di 66 anni che ha sostenuto di aver sviluppato un tumore, (un mesotelioma) usando il prodotto della nota società americana. L’Ansa sottolinea che l’azienda è stata accusata di non aver informato in maniera adeguata i suoi consumatori sulla presenza di asbesto, amianto, una sostanza che può causare il cancro. La giuria californiana ha respinto la tesi dell’azienda, che si ritrova nuovamente condannata: nel corso degli ultimi anni la J&J è stata condannata in altre numerose cause fatte dai suoi consumatori, con la società che ha sborsato centinaia di milioni di dollari di risarcimento. “Continueremo a difendere la sicurezza del nostro prodotto perché non contiene amianto e non causa il mesotelioma. Nei nostri studi indipendenti non abbiamo mai trovato amianto nel talco”, le parole del portavoce dell’azienda Chris Panatier.



J&J, RISARCIMENTO MILIONARIO

Come ricostruito dal Corriere della Sera, Joanne Anderson si è ammalata di mesoteliama e la sessantaseienne ha affermato di aver sviluppato questa forma di cancro dopo aver utilizzato per anni il talco della Johnson & Johnson. Negli anni Settanta infatti la donna lo ha utilizzato per i suoi figli, mentre negli anni Ottanta e Novanta se ne cospargeva mani e piedi per giocare a bowling, arrivando ad utilizzarne due flaconi al mese. L’accusa ha sostenuto che la J&J non avrebbe informato in maniera adeguata i consumatori della presenza di asbesto nel prodotto, una sostanza che può causare tumori come vi abbiamo raccontato. L’ultima causa che ha visto condannata l’azienda americana risale ad appena due mesi fa, con un risarcimento da 117 milioni di dollari a Stephen Lanzo da condividere con il fornitore Imerys Talc. In totale, sono oltre 9000 le querele che collegano l’utilizzo del talco al cancro ovarico.

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