La novità legata al tumore al polmone, curabile senza ricorrere alla chemioterapia, ha sconvolto il mondo dell’oncologia. Di questo ha parlato anche Federico Capuzzo, direttore del Dipartimento di Oncoematologia dell’Ausl Romagna, come riportato da RifDay.it: “I risultati positivi di questo studio ci fanno capire il potenziale della Tumor Mutational Burden (TMB), come importante biomarcatore predittivo per la selezione dei pazienti candidabili al trattamento di combinazione con due molecole immunoterapiche e cioè nivolumab e ipilimumab nel tumore al polmone“. La ricerca ovviametne andrà avanti per cercare di capire cosa accadrà nei prossimi mesi quando questo studio potrebbe regalare anche delle soluzioni per altri tipi diversi di tumore che colpiscono altri organi vitali. Ovviamente la speranza è quella di evitare tutte le conseguenze che possono arrivare dalla chemioterapia. (agg. di Matteo Fantozzi)
LA CURA SENZA CHEMIOTERAPIA
Ma come è possibile curare un tumore al polmone senza ricorrere alla chemioterapia, come gli oncologi sottolineano che potrà accadere per il 40% dei pazienti? L’obiettivo è quello di utilizzare il nuovo test TMB (Tumor Mutational Burden) per l’immunoterapia. Questa dovrebbe portare il sistema immunitario a risvegliarsi e a contrastare il tumore che prima non riusciva a impensierire. Ovviamente si tratta di una possibilità che è valida solo ed esclusivamente per determinati pazienti e non è possibile immaginare in base a che criteri sarà utilizzata. Sarà infatti compito degli oncologi cercare di capire le varie situazioni che possono permettere di utilizzare una terapia che ovviamente lascia da parte tutti gli inconvenienti della chemioterapia utilizzata fino a questo momento. Se questa terapia dovesse funzionare si studierà la possibilità di applicarla anche per gli altri organi colpiti.
INNOVAZIONI NEL CAMPO ONCOLOGICO
Il campo oncologico sta facendo davvero dei passi in avanti molto importanti e che danno speranza ai purtroppo moltissimi pazienti che soffrono di patologie affini. L’ultima novità sembra essere quella della cura del tumore al polmone senza ricorrere alla chemioterapia e quindi evitando anche tutte le conseguenze dannose che proprio questa comporta. Secondo quanto riportato da Ansa pare che presto questa possibilità potrebbe diventare una vera e propria realtà per quattro pazienti su dieci. Una rivoluzione che permetterebbe al 40% dei pazienti di evitare proprio la chemioterapia. Lo scenario è stato delineato da diversi oncologi durante la presentazione del nuovo test Tumor Mutational Burden (TMB). Questo consiste in una sorta di raccolta fotografica delle mutazioni del cancro all’interno di un paziente. grazie a questo studio sarà poi possibile andare ad effettuare una terapia mirata di caso in caso.