Arriva dalla Pennsylvania, negli Stati Uniti d’America, una storia che lascia di stucco. Una ragazza di soli diciotto anni è stata ricoverata, come riporta il Corriere della Sera, per una grave insufficienza respiratoria dovuta all’utilizzo per appena tre settimane della sigaretta elettronica. Si tratta del primo caso al mondo di polmonite da ipersensibilità causata da questi dispositivi tecnologici. La ragazza è una cameriera di un piccolo ristorante che ha deciso di provare la sigaretta elettronica per svago, questo le ha causato un problema davvero non da poco con addirittura un versamento d’acqua all’interno dei polmoni. Un episodio che deve invitare a riflettere anche perché la ragazza ha accusato gli stessi identici sintomi di chi fuma le sigarette tradizionali e cioè tosse persistente, problemi a respirare, dolore al torace sia in espirazione che in inspirazione.
QUANTE POLEMICHE SULLA SIGARETTA ELETTRONICA
Fumare fa male, purtroppo però moltissime persone anche in Italia continuano a farlo regolarmente. Alcuni pensavano che la sigaretta elettronica avrebbe favorito sia lo stato di salute di chi la adoperava che la diminuzione dei fumatori. Invece questa è stata fonte solo di tantissime polemiche e di situazioni che non hanno aperto la strada al progresso anzi tutto l’opposto. Di recente si è parlato di un 38enne morto per l’esplosione proprio di questo dispositivo che gli è andato a trafiggere il cranio. Oggi invece si discute di una donna ricoverata per grave insufficienza respiratoria proprio in merito all’utilizzo della stessa. La domanda è lecita e viene posta anche sui social: conviene davvero fumare la sigaretta elettronica? Ammesso che sarebbe meglio non fumare proprio a prescindere, di certo si è palesata l’evidenza che questa non è la migliore strada per smettere di fumare o comunque di veder migliorare lo stato di salute.