In merito all‘apnea notturna sono sorte diverse campagne, la più importante porta il nome di “Dormi meglio, guida sveglio”. Questa è stata lanciata dall’Aci (Automobile Club d’Italia) insieme alla Fisar (Fondazione Italiana Salute Ambiente e Respiro). Viene promossa per sensibilizzare sui rischi in fatto di sicurezza stradale di chi soffre della Osas (Sindromde delle apnee ostruttive del sonno. Questa campagna si è posta anche l’obiettivo che durante il rilascio o rinnovo della patente si possa arrivare a fare dei concreti “check-up del sonno” che possano portare a stare più tranquilli in merito alla propria condizione di salute e a un problema che viene di solito considerato di poca rilevanza e quindi archiviato senza nemmeno uno studio approfondito sul singolo paziente.
NUMERI IMPIETOSI, OLTRE 12MILA CASI L’ANNO
Aumenta l’allarme apnee notturne in Italia con gli incidenti ogni anno che salgono a circa 12mila per questo motivo come riporta Ansa. Circa 12 milioni di italiani soffrono di questo disturbo, ma purtroppo l’80% di questi non ne è consapevole e i numeri sono davvero impietosi. Si parla di una media di 250 morti per via delle apnee notturne sulle strade italiane. La patologia è davvero sottovalutate e visto i dati è opportuno affrontare una riflessione che ci possa portare a delle conclusioni importanti ma soprattutto che portino a dei risultati. Ma di cosa si tratta? Si ha una apnea notturna quando durante il sonno arrivano brevissimi e frequenti interruzioni della respirazione. Chi ne è consapevole però può sicuramente trovare delle soluzioni per evitare di causare degli incidenti pericolosi per sé stesso e anche per gli altri. Si auspica una rivoluzione che possa portare a considerare le apnee notturne come un problema da tenere sotto controllo e non da considerare banale e archiviabile senza dover far nulla.