Al centro delle accuse dell’Antitrust sui dentifrici sbiancanti ci sono due proditti nello specifico e cioè Denivit-Linee whitening della Henkel e Mentadent-Linee whitening della Unilever. Questi contengono gli stremi di “pratica commerciale scorretta” come ricorda QuotidianoSanita.it. L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha lanciato due provvedimenti e ha stabilito per le due aziende l’obbligo di esibire quanto stabilito in base al Codice del Consumo. Una situazione che non è difficile da capire e che ci indica come sicuramente servirà fare molta attenzione anche nel percepire queste pubblicità come verità assolute. Da qui la sensazione che l’intervento dell’Antitrust nasca anche per sensibilizzare in merito alla questione dell’igiene orale.
L’INTERVENTO DELL’ANTITRUST
L’Antitrust scende in campo contro le pubblicità fuorvianti legate ai dentifrici sbiancanti. L’obiettivo dell’Autorità garante è infatti quella di aprire dei provvedimenti che obblighino le società a indicare nelle pubblicità gli impegni presi a appena tre mesi fa. Quello che deve essere chiaro è che non possono sostituire l’intervento di un dentista e che vanno indicati come cosmetici. Fin troppo spesso infatti le pubblicità, soprattutto quelle televisive, ci mostrano prodotti miracolosi che promettono di diminuire il tartaro in poche ore e che ci regalano la possibilità di avere i denti bianchi limpidi come solo una vera pulizia dentale potrebbe fare. Non che non servano a niente, ma è importante chiarire a cosa servono e quali sono le indicazioni precise per vivere al meglio l’igiene orale, specificando quali sono i loro reali effetti.