Il direttore del Dipartimento di Neuroscienze Asst Elio Agostoni ha parlato, come riportato da Ansa, in merito all’emicrania, uno dei malanni più frequenti e fastidiosi che infastidiscono la vita di tantissime persone in tutto il mondo: “Abbiamo curato fino a questo momento le crisi di emicrania, ma non la malattia o meglio l’abbiamo fatto solo parzialmente. Quando le crisi occupano 4-5 giorni al mese l’indicazione è quella di fare la profilassi, quando invece si tratta di episodi che sono meno di cinque giorni al mese c’è solo la terapia dell’attacco”. Quello che serve è un’impostazione guida da seguire per evitare che la malattia possa avere delle ripercussioni importanti per cercare di vivere con un po’ più di tranquillità e non vedere più l’emicrania come un pesantissimo nemico sempre pronto a pungere nascosto dietro l’angolo. La situazione però sembra essere davvero vicina a un interessante e positivo cambiamento.
PAROLA CHIAVE PREVENZIONE
L’emicrania è una patologia davvero difficile con cui convivere perché in grado di rendere la vita molto difficile. I pazienti che ne soffrono la accusano per ben 15 giorni al mese, vivendo diverse difficoltà. Secondo un recente studio però pare che gli specialisti concordino nell’agire ben prima che i sintomi compaiano, andando a lavorare sulla prevenzione. Sono diversi i farmaci che sembrano pronti a muoversi sul mercato italiano e non solo, tra questi l’anticorpo monoclonale che ha come obiettivo il peptide Cgrp. Il direttore del Dipartimento di Neuroscienze Asst dell’Ospedale Niguarda ha specificato: “Oggi stanno arrivando sul mercato dei farmaci capaci di interferire con il meccanismo che genera la malattia stessa”. Questi ha parlato a margine del IX Congresso nazionale dell’Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee (Anircef) di Milano.