Si torna a parlare della spondilite anchilosante e sono tante le testimonianze di persone che hanno dovuto passare tanti anni di sofferenza prima di scoprire cosa avevano. Tra le tante storie raccontate in questi giorni il Diario del web ci narra quella di Bianca una ragazza che è riuscita a capire cos’era quello strano dolore che provava alla schiena ventisette anni dopo la prima manifestazione quando era solo una quattordicenne. Questa ragazza si ritrovò a passare da un lieve mal di schiena a un dolore che ha definito lei stessa “reale e tangibile da essere visto come una presenza scura sempre accanto e in agguato”. Un dolore a cui dopo anni è riuscita a dare il nome di spondilite anchilosante e che ha finalmente non solo un nome ma una vera e propria campagna per cercare di superarlo, “SAi che hai la SA?”. (agg. di Matteo Fantozzi)
“SAI SE HAI LA SA?”
La spondilite anchilosante, nota anche come Sa, è una malattia infiammatoria che riguarda la spina dorsale, e che in Italia colpisce ben 600mila persone. Chi soffre di questo fastidioso malanno vi racconterà quasi sempre la stessa storia: «Ho visto diversi medici ma sono passati mesi, che poi sono diventati anni – si legge sull’agenzia AdnKronos – senza avere una diagnosi chiara. Senza capire perché tutti i giorni mi svegliavo con un dolore alla schiena e una rigidità diffusa. Passavano diversi minuti prima di potermi muovere normalmente e anche di giorno mi sentivo dolorante, soprattutto se restavo fermo per un po’». Il problema principale di questa malattia, come si evince dal racconto, è che prima di diagnosticarla passano di media fra i 7 e i 10 anni di vita, quando ormai è troppo tardi per debellarla definitivamente.
PRESENTATA OGGI LA CAMPAGNA “SAI SE HA LA SA?”
Per questa ragione è stata presentata oggi a Milano da Novartis, con il patrocinio di Apmar Onlus, l’Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare, la campagna «SAi se hai la SA? Scegli il tuo futuro». Un’iniziativa che si svilupperà soprattutto sul web, rivolta a coloro che soffrono di spondilite anchilosante, con l’obiettivo di poterlo scoprire tempestivamente. Si compila un questionario, e se la maggior parte delle risposte sono positive è molto probabile che si soffra di Sa. Inoltre, si invitano i già pazienti ad affrontare la malattia non in maniera blanda. La Sa si verifica soprattutto nei giovani dai 25 anni in su, ed è più diffusa negli uomini che nelle donne. Nei casi più gravi può portare ansia, depressione e isolamento, ma anche conseguenze fisiche come osteoporosi, psoriasi, infiammazione dell’occhio e molto altro.