Non c’è una relazione diretta tra zucchero, diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. I sospetti sono stati allontanati da uno studio americano dai risultati inaspettati. Lo zucchero, inteso come saccarosio, fruttosio e lattosio – non provoca né è causa diretta di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Questa scoperta conferma ricerche precedenti. In questa ricerca è stato misurato il biomarcatore predittivo per gli zuccheri totali e, applicando un algoritmo messo a punto dagli studiosi, è stata esaminata l’associazione degli zuccheri totali assunti con il rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari, prima e dopo la calibrazione dietetica, in più di 80mila donne in post-menopausa. Il rischio è risultato basso, quindi aumenterebbe in relazione all’eccessivo introito calorico e non al nutriente in sé, come spiegato da Quotidiano Sanità. Per i ricercatori molto probabilmente i risultati differenti emersi con gli altri studi classici sul consumo totale di zuccheri e il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari è da attribuire in parte all’errore di misurazione dei consumi. (agg. di Silvana Palazzo)



ZUCCHERO NON CAUSA DIABETE E MALATTIE CARDIOVASCOLARI

Lo zucchero non è fra le cause dirette del diabete di tipo 2 e delle malattie cardiovascolari. La sentenza arriva, come riporta quotidianosanita.it, dopo uno studio effettuato negli Stati Uniti e pubblicato sull’American Journal of Epidemiology. Una ricerca durata ben 16 anni, dopo aver esaminato le urine di più di 80mila donne. Uno studio realizzato congiuntamente da diversi istituti americani, leggasi il College of Health Solution, l’Arizona University, la Division of Public Health Sciences, la Seattle University, l’Harvard Medical School ed altri ancora. Lo zucchero, inteso come saccarosio, fruttosio e lattosio, non è quindi collegabile al diabete di tipo 2, la forma più diffusa della malattia.



UNA ROTTURA CON IL PASSATO

Uno studio diverso dai precedenti, visto che si basa sulle analisi delle urine, e non più sulle dichiarazioni dei pazienti circa il consumo di zuccheri. I risultati ottenuti sono quindi più oggettivi e decisamente più attendibili rispetto a quanto fatto in passato, e ciò ha permesso di arrivare a questa scoperta decisamente importante nel campo della medicina e della scienza. I dati emersi hanno evidenziato un rischio di diabete di tipo 2 legato agli zuccheri pari allo 0.94, e di malattie cardiovascolari pari allo 0.97. Per i ricercatori, quindi, il diabete è legato all’introito calorico e non tanto al nutriente in se.

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