Il sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, ha inviato una lettera alla direzione dell’Asl locale, chiedendo che i bambini vengano vaccinati in stanze diverse dove di solito subiscono la stessa pratica i migranti. Poco fa è arrivata la replica ufficiale della stessa Asl, a firma del direttore generale Dott. Angelo Penna. Fra i passaggi più significativi del comunicato, vi è senza dubbio quello riguardante il zero rischio di diffusione di malattie: «Non ritengono esista alcuna possibilità di diffusione di malattie infettive – si legge sulla nota – come conseguenza dell’attività di prevenzione vaccinale sulla popolazione generale ed in particolare sulla popolazione pediatrica dei residenti nel VCO». Il comunicato si conclude sottolineando come il direttore generale ricorda che il diritto alla salute «va garantito a tutti senza discriminazioni nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria, ad oggi sempre applicati in questa Azienda Sanitaria, e rassicura il Sindaco e il cittadino che ha sollecitato l’intervento del Sindaco, che allo stato attuale non esistono rischi per la salute». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL SINDACO FA CHIAREZZA

È scoppiata la bagarre a Domodossola dopo la lettera con cui il sindaco Lucio Pizzi segnalava all’Asl le lamentele dei cittadini perché i migranti venivano vaccinati nello stesso locale dei bambini. Il Consiglio comunale ieri sera non ha trascurato l’argomento: il Partito democratico ha inserito un ordine del giorno che stigmatizzava l’uscita del primo cittadino. E su quel documento si è espresso lo stesso sindaco, che si è difeso dalle accuse ricevuto nelle ultime ore. «Non cerco voti. Non sono razzista», ha subito esordito Pizzi, che poi ha invitato il MoVimento 5 Stelle a riflettere sulla loro idea di integrazione e accoglienza visto che a livello nazionale si sono alleati al governo con Matteo Salvini, «la cui politica sui migranti è chiara». Poi ha rilanciato la sua posizione, appellandosi al direttore dell’Asl: «Anche lui dice che le sedute per le vaccinazioni devono essere differenziate perché non ci sia coincidenza tra vaccinazioni pediatriche e quelle per adulti e richiedenti asilo». Ma Pizzi, come riportato da Ossolanews, ha evidenziato un altro aspetto della vicenda: «La gente è anche stufa di vedere i richiedenti asilo passare davanti a tutti, non pagare i ticket ed avere tutto gratuito. Richiedenti asilo che hanno il fisico di body builder. Senza contare le donne ospitate per le quali sono dovuto intervenire perché è meglio non vi dica cosa facessero. Basta sentire le denunce degli inquilini dei palazzi dov’erano ospitate per capirlo». L’ordine del giorno è stato poi bocciato dalla maggioranza. (agg. di Silvana Palazzo)



INDIGNAZIONE MA ANCHE CONSENSI: “HA RAGIONE”

Come facilmente intuibile, hanno creato molteplici dibattiti le parole rilasciate ieri dal sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi, in merito alla necessità di far vaccinare i bambini e i migranti in stanze separate, per il rischio che i primi contraggano malattie dai secondi. Molti i commenti di condanna, soprattutto in un momento storico in cui la questione profughi e quanto mai all’ordine del giorno. Non sono mancate però le parole di approvazione, e basta andare sulla pagina Facebook dello stesso sindaco, per leggere i molteplici consensi che lo stesso primo cittadino domese ha ricevuto: «Ho accompagnato mio figlio – scrivono – l’anno scorso e sono rimasto basito». «Bravissimo sindaco», «ottima richiesta», «sono perfettamente d’accordo», altri commenti in favore di Pizzi. Parole di elogio che ovviamente si frappongo a quelle di condanna: moltissimi sono i «vergogna». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL COMMENTO DI MONICA CERUTTI

In merito alla questione legata alla decisione del sindaco Pizzi di Domodossola si è pronunciato anche l’assessore regionale all’immigrazione e ai diritti. Monica Cerutti ha detto la sua come riportato da Il Fatto Quotidiano, senza evitare anche un velo di polemica. Ecco le sue parole: “Ritengo assurda la posizione del Sindaco Pizzi che forse sogna di ricreare in Italia delle situazioni da apartheid. In un altro momento storico non avremmo dato peso alle sue parole che sono delirati. Visto il clima che si respira in Italia crediamo importante ricordare che anche un italiano potrebbe essere potenzialmente portatore di malattie contagiose magari contratte dopo un viaggio all’estero”. Ricordiamo che il sindaco di Domodossola ha predisposto stanze di vaccinazioni separate tra bambini e migranti, questo perché secondo quanto da lui sottolineato c’è il rischio di contrarre delle malattie. (agg. di Matteo Fantozzi)

I PEDIATRI IN CORO: “NON CI SONO RISCHI”

Non si fermano le polemiche attorno alla decisione del sindaco Pizzi di Domodossola che ha separato le stanze di vaccinazione tra bambini e migranti per evitare pericolosi contagi. Come riportato da Today.it però pare che questi rischi non ci siano almeno per quanto detto da numerosi pediatri. Il Presidente della Società italiana di pediatria (Sip) Alberto Villani ha sottolineato: “Non esistono né rischi né pericoli dalla presenza di bambini migranti nei servizi in cui andiamo a somministrare dei vaccini a bimbi anche in tenera età”. Era stato proprio il sindaco Pizzi a specificare che i pediatri sanno bene quali siano le necessità assistenziali e come il Sistema sanitario nazionale sia molto ben organizzato e basato su regole centrali che vanno seguite con grande attenzione. (agg. di Matteo Fantozzi)

POLEMICHE SUI VACCINI

Sono destinate a sollevare un polverone le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Domodossola, Lucio Pizzi. Come riportato da diversi organi di informazione online, a cominciare da Il Fatto Quotidiano, il primo cittadino del paese piemontese, ha ammesso: «I bambini piccoli non hanno completato il ciclo di vaccinazioni e sono quindi esposti, mentre i migranti non hanno alle spalle anamnesi che possono escludere situazioni di pericolo per la collettività, anzi sono spesso portatori di malattie contagio». Migranti e vaccini, due temi caldissimi come mai in questi giorni, che dividono da tempo il popolo italiano in due grandi schieramenti quasi equi.

IL SINDACO SI ERA GIA’ FATTO NOTARE NEL 2017

L’esponente del centrodestra (Forza Italia) afferma di aver ricevuto delle segnalazioni «che lamentano l’uso promiscuo degli ambulatori per la somministrazione dei vaccini ai migranti». Di conseguenza lo stesso Pizzi ha deciso di impugnare la penna e di scrivere una lettera all’azienda sanitaria locale della provincia piemontese Verbano-Cusio-Ossola: «I bambini – chiede il sindaco – non vengano vaccinati nella stessa stanza dei richiedenti asilo». Non è la prima volta che il primo cittadino di Domodossola si fa notare per queste iniziative nei confronti dei migranti un po’ sopra le righe. Nel 2017 aveva chiesto alla prefettura di far rientrare i migranti nelle proprie abitazioni non oltre le 20:00, una sorta di coprifuoco, che non trovò l’accoglimento del prefetto.